Era il 2013 quando
Ernesto Javier Chevanton indossava per l'ultima volta nella sua carriera la maglia del Lecce, nella sfortunata finale Playoff di Lega Pro contro il Carpi.
Sette anni dopo, l'attaccante uruguagio torna in
giallorosso, questa volta in altre vesti.
Chevanton, infatti, sarà
collaboratore tecnico nella
Primavera allenata da Vito Grieco. Un traguardo importante per l'ex giallorosso, 40 anni compiuti lo scorso 12 agosto, che da quando ha lasciato il calcio professionistico ha intrapreso la carriera da tecnico di settore giovanile.
Negli ultimi anni Chevanton è stato fra i protagonisti della realtà della
Soccer Dream di Parabita. Da giocatore, con la squadra militante in terza prima e poi in seconda categoria, ma anche da allenatore dei più giovani. Ha guidato le formazioni
Allievi e
Juniores, ottenendo buoni risultati. Dall'alto della sua esperienza nel calcio internazionale si è contraddistinto come tecnico
autorevole e
capace, in grado di aiutare i giovani calciatori nella loro crescita con preziosi consigli.
Ad essi ha cercato di trasmettere il suo bagaglio di conoscenze calcistiche con la stessa passione con la quale rincorreva il pallone sul campo da gioco, quando faceva
innamorare i tifosi giallorossi al
Via del Mare. L'approdo nel Lecce per lui rappresenta il coronamento di un
sogno. Adesso avrà l'opportunità di far crescere i giovani giallorossi facendo comprendere loro l'importanza di vestire una maglia gloriosa come quella dei salentini.
Il suo approdo nella
Primavera leccese coincide con il ritorno a Lecce di
Pantaleo Corvino. Il dirigente originario di Vernole portò
Chevanton da calciatore nel Salento nel lontano 2001. Fu l'inizio di una splendida storia d'amore fra l'uruguayo e la squadra giallorossa.
Diciannove anni dopo, numero neanche troppo casuale,
Corvino, sempre estremamente attento alle dinamiche del settore giovanile, riporta Chevanton nel Lecce, questa volta con un nuovo compito ma con lo stesso intento di scrivere
nuove pagine di storia a tinte giallo e rosse.