Lo voleva il Lecce in B, oggi si sente "ostaggio" del Cosenza
Il centravanti Gennaro Tutino è stato riscattato dal club calabrese "senza il suo consenso"
Venti reti in trentacinque partite: è il bottino di Gennaro Tutino a Cosenza nella stagione che si è appena conclusa con la squadra che si è salvata. Dopo una stagione così il calciatore napoletano ed il suo entourage speravano di giocare in un club con ambizioni diverse in Serie A o almeno in una Serie B a salire.
Nonostante ciò, il presidente Eugenio Guarascio ha esercitato il suo diritto sul calciatore e lo ha riscattato per intero:
Abbiamo riscattato Gennaro Tutino. Questo è un investimento importante che avevamo fatto l’anno scorso e che vogliamo mantenere.
La risposta dell'agente del calciatore non si è fatta attendere:
Gli obiettivi professionali di Tutino non coincidono con quelli del Cosenza. Vuole giocare in Serie A o lottare in una squadra di B che possa stravincere il campionato, penso che il Cosenza non possa lottare per questo. Il suo ciclo è finito con la passata stagione. E sono rimasto senza parole per il comportamento del Presidente Guarascio. Non si è degnato di fare neanche una telefonata al calciatore per dirgli che le sue intenzioni erano quelle di riscattarlo.
Tutino è stato accostato al Lecce in un due diverse occasioni, l'ultima nel mercato della Serie B poi vinta dalla squadra diretta da Marco Baroni. In quel caso il Lecce optò poi per Strefezza e Di Mariano.