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L'ex centrocampista del Lecce ha trovato le parole per descrivere il suo amore per il Lecce e la città dopo la sua cessione al Crotone in Serie A.
Oggi, sono convinto che dopo 2 anni , ci siano troppe cose da dire e cercherò di far spazio ai ricordi in maniera sincera anche se so che non potrà essere breve...Lecce è’ un po’ come una nonna: ti fa crescere, ti aiuta, ti accoglie tra le sue braccia, ti da consigli, ti sorride...Ogni giorno vissuto in questa città mi ha portato a diventare più grande: mi ha fatto diventare papà, mi ha fatto crescere sul lavoro sbagliando tante volte senza avere mai avuto qualcuno , società e tifosi, che ti facessero sentire inadeguato...c’è sempre stato un applauso o un incoraggiamento per poter tirare fuori quel qualcosa in più perché sentivo che lo dovevo...Quando senti di appartenere a una grande famiglia, l’unica cosa che puoi fare è capire gli errori e cercare di migliorarti per ricambiare l’amore e la fiducia che ti viene donata... Sono arrivato qui che ero un ragazzino, oggi, sono 1 uomo anzi un papà perché, lecce, mi ha regalato anche questa enorme felicità assieme a quel 11 maggio dove abbiamo scritto una pagina di questa maglia tutti assieme, con le nostre e le vostre forze...E, senza di voi, non sarebbe mai stato possibile, non credo di essere stato perfetto, io non lo sono, credo però che in questi 2 anni mi sono cucito una maglia sia nel cuore che sulla pelle, per questo motivo ho sempre cercato di ricambiare con tutto me stesso tutti quei sorrisi mentre camminavo per la città, tutti quei volti amici che ho trovato, tutte quelle persone che mi abbracciavano facendomi sentire impotente, tutto quell’ affetto incondizionato che sentivo attorno a me...Il vostro calore mi ha fatto sentire a casa e, ogni strada e piccolo borgo ha dei ricordi speciali e indelebili per me che mi fanno sorridere...Oggi sono io a ringraziare voi e a fare un applauso, grazie alla società per aver creduto in me quando arrivai qui accogliendomi calorosamente, una società con persone speciali, con un cuore grande: dai magazzinieri ai massaggiatori, allo staff medico fino ad arrivare alla dirigenza; non c’è stata una persona che non si sia messo a disposizione per me e la mia famiglia...Un grazie a voi tifosi, ai vostri messaggi stupendi e anche a quelli meno belli ma comprensibili...In ultimo, non per importanza, a una persona che mi ha aiutato nel mio percorso di crescita che è diventato parte della mia famiglia: fra paolo...Più di un frate, una guida, un grande amico sempre pronto con la sua simpatia a darmi carica prima di ogni partita... Sono arrivato fra lo scetticismo comune e vado via con un bagaglio di emozioni e di cultura che non avrei mai pensato di ricevere pronto per ricominciare una nuova sfida con una nuova città, con una società che mi ha accolto in maniera altrettanto bella, che crede in me e nella mia crescita, in una una nuova maglia da onorare come sento di aver sempre fatto ovunque sia andato, una nuova vita piena di novità: mettersi alla prova e superare i propri limiti ti da delle volte lo sprono per poterti migliorare come giocatore e come uomo ecco perché non vedo l’ora di poter dimostrare anche in questa città che i valori umani in cui credo, accompagnano ancora il calcio quello vero, quello fatto di sacrifici, di passione e di amore che spero di avervi lasciato nella vostra mente...Avevano ragione a dirmi ad agosto 2018 “chi viene qui si innamora“ ..Facendo spazi ai ricordi mentre scrivo vi dico: Arrivederci Lecce, tornerò appena potrò e tornerò per far crescere a CASA MIA la mia bambina in giro per le strade e le coste come sempre accompagnato dal mio e il vostro sorriso... Modriccione
 
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Oggi, sono convinto che dopo 2 anni , ci siano troppe cose da dire e cercherò di far spazio ai ricordi in maniera sincera anche se so che non potrà essere breve...Lecce è’ un po’ come una nonna: ti fa crescere, ti aiuta, ti accoglie tra le sue braccia, ti da consigli, ti sorride...Ogni giorno vissuto in questa città mi ha portato a diventare più grande: mi ha fatto diventare papà, mi ha fatto crescere sul lavoro sbagliando tante volte senza avere mai avuto qualcuno , società e tifosi, che ti facessero sentire inadeguato...c’è sempre stato un applauso o un incoraggiamento per poter tirare fuori quel qualcosa in più perché sentivo che lo dovevo...Quando senti di appartenere a una grande famiglia, l’unica cosa che puoi fare è capire gli errori e cercare di migliorarti per ricambiare l’amore e la fiducia che ti viene donata... Sono arrivato qui che ero un ragazzino, oggi, sono 1 uomo anzi un papà perché, lecce, mi ha regalato anche questa enorme felicità assieme a quel 11 maggio dove abbiamo scritto una pagina di questa maglia tutti assieme, con le nostre e le vostre forze...E, senza di voi, non sarebbe mai stato possibile, non credo di essere stato perfetto, io non lo sono, credo però che in questi 2 anni mi sono cucito una maglia sia nel cuore che sulla pelle, per questo motivo ho sempre cercato di ricambiare con tutto me stesso tutti quei sorrisi mentre camminavo per la città, tutti quei volti amici che ho trovato, tutte quelle persone che mi abbracciavano facendomi sentire impotente, tutto quell’ affetto incondizionato che sentivo attorno a me...Il vostro calore mi ha fatto sentire a casa e, ogni strada e piccolo borgo ha dei ricordi speciali e indelebili per me che mi fanno sorridere...Oggi sono io a ringraziare voi e a fare un applauso, grazie alla società per aver creduto in me quando arrivai qui accogliendomi calorosamente, una società con persone speciali, con un cuore grande: dai magazzinieri ai massaggiatori, allo staff medico fino ad arrivare alla dirigenza; non c’è stata una persona che non si sia messo a disposizione per me e la mia famiglia...Un grazie a voi tifosi, ai vostri messaggi stupendi e anche a quelli meno belli ma comprensibili...In ultimo,

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