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Al termine del match tra Lecce e Udinese è intervenuto anche il presidente dei salentini Saverio Sticchi Damiani. Ovviamente, il tema principale è stato il rigore vittoria assegnato ai friulani. Queste le sue parole

Protocolli incomprensibili

Parliamo di una partita equilibrata nella quale un episodio fa tutta la differenza del mondo. Mi dispiace, facciamo una fatica enorme a capire regole e protocolli. L’arbitro dal campo vede bene e fa platealmente segno che si può continuare. Si tratta di una situazione di gioco e platealmente ha voluto comunicarlo. Si va a sovvertire il protocollo per un rigore improponibile, inconcepibile. 

Mi dispiace che un giovane arbitro come Bonacina sia stato mandato al massacro per decretare un rigore così. All’arbitro ho detto che mi dispiace per lui, perché non può essere richiamato per un rigore inesistente. Abbiamo coniato una nuova tipologia di rigore dove l’attaccante cerca un gomito aperto per andare a sbattere. Questa è una interpretazione ridicola. Da oggi in poi questi episodi vanno puniti con il rigore ma non è possibile. Addirittura c’è un episodio uguale su Coulibaly ma poi lì quest’interpretazione ridicola non vale più. Si potevano dare due rigori ridicoli.

kevin bonacina arbitro

Payero: un episodio passato inosservato

Meno ridicolo e più serio è il secondo giallo su Payero. È impossibile non dare il secondo giallo. Ci mettiamo tutta la buona volontà per capire e comprendere ma certe giornate è difficile. 

Mi dispiace che al var ci sia lo stesso arbitro che lo scorso anno ha trovato il pestone di Piccoli con il Milan, quest’anno ha coniato l’attaccante che va a sbattere sul gomito. Era una partita non bella ma un pareggio avrebbe fatto tutta la differenza di questo mondo. Abbiamo difficoltà naturali e queste si aggiungono ulteriori difficoltà che non si riescono a capire.

Episodi del genere compromettono campionati

Non si può chiamare l’arbitro per una cosa del genere. Gli hanno fatto vedere gli unici due fotogrammi che alterano una dinamica che dice tutt’altro. Dal punto di vista della fattispecie è una barzelletta, inutile girarci intorno. 

È un episodio determinante, che incide. Un punto avanti e indietro significa tanto per il Lecce. Un arbitro esperto non può richiamare un arbitro giovane per indurlo a dare un rigore così.
 

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