Difensori e centrocampisti: al Lecce servono anche i vostri gol

La formazione di Giampaolo realizza marcature soltanto con il reparto offensivo e questo è davvero un problema
Salvarsi in Serie A senza andare a segno con centrocampisti e difensori sarebbe da record. Il Lecce di Giampaolo palesa questo enorme difetto, un problema che si porta dietro dall'inizio di questa stagione, e non solo, e che potrebbe costare caro al club salentino, privo di alternative in zona gol e troppo condizionato dal rendimento dei giocatori offensivi.
La squadra non può dipendere soltanto dall’attacco. Non può perché è fisiologico e naturale che questo reparto possa vivere un periodo di appannamento e non può perché i gol dei centrocampisti e dei difensori servono ed arrivano in tutte le squadre. Tranne che nel Lecce.

Il confronto con la passata stagione
A dire il vero, anche lo scorso anno la rosa giallorossa ha palesato questo limite. Remi Oudin, da considerare come centrocampista, e Patrick Dorgu, da valutare come esterno di difesa o di centrocampo, hanno permesso alla squadra di D’Aversa prima e Gotti poi di non fare affidamento soltanto sui gol dell’attacco. Da segnalare anche le due reti di Valentin Gendrey, contro Cagliari e Sassuolo, e la marcatura di Ylber Ramadani, grazie alla quale i giallorossi hanno battuto il Frosinone di Eusebio Di Francesco.
Quest’anno, però, la musica è diversa. Le reti sono arrivate soltanto dai piedi di Krstovic, Rebic, Morente, Pierotti e Dorgu fino a quando c’è stato. Il danese ha segnato tre gol quando è stato impiegato nel ruolo di esterno d’attacco. Poi il buio. Con lo zero alla voce gol realizzati ad accompagnare la stagione di centrocampisti e difensori. Troppo poco per poter pensare di conquistare più dei sudati 25 punti che il Lecce adesso ha in classifica e che, al momento, non bastano per vivere con tranquillità questo finale di stagione.
Chi può fare gol? E come?
Kialonda Gaspar, evidente fattore anche nell’area di rigore avversaria grazie al suo perfetto terzo tempo ed al suo senso dell’anticipo, è mancato nel momento cruciale e ci auguriamo che adesso possa rendersi pericoloso, come fatto al suo esordio al Via Del Mare contro il Mantova in Coppa Italia. In quell’occasione ha persino segnato una doppietta, sebbene la seconda rete sia stata poi annullata.
Federico Baschirotto, dal canto suo, aveva esordito in Serie A con un’ottima media realizzativa ma già la scorsa stagione ha perso la verve dall’altra parte del campo. Tonino Gallo e Frederic Guilbert non sono mai stati goleador in carriera e lo stesso si può dire per tutti i centrocampisti presenti in rosa, con il solo Baltazhar Pierret che lo scorso anno, in Ligue 2, aveva trovato la via del gol con maggiore continuità, soprattutto nella seconda parte di campionato.
Helgason, Berisha ed anche Kaba, Ramadani e Rafia hanno nelle corde la conclusione da fuori e nelle partite che restano in questa stagione è necessario che provino con maggiore insistenza a gonfiare la rete anche dalla distanza.
Adesso bisogna gonfiare la rete
L’attacco adesso si è fermato e ci auguriamo che riparta il prima possibile, già dalla partita di domenica pomeriggio contro il Venezia. Non si può, però, puntare tutto su un reparto. Segnare con centrocampisti e difensori è fondamentale e ce lo insegnano continuamente anche le dirette concorrenti del Lecce, che trovano spesso i gol da parte di giocatori poco avvezzi a timbrare il cartellino. E magari anche direttamente da calcio piazzato, fondamentale che qui nel Salento pare non poter portare nessun giovamento alla truppa di Giampaolo.
A questo punto del campionato non è importante chi segna ma solo fare gol. Ci piacerebbe tornare ad esultare ed a vincere una partita, dopo due mesi sarebbe una sensazione gradevole.