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Partiamo da una premessa, doverosa e che spazzi le polemiche che questo pezzo potrebbe generare. Il Lecce nelle ultime tre partite meritava di conquistare qualche punto in più e non solo tre pareggi. Ecco, dopo aver scritto questo e sentendoci più tranquilli con la nostra coscienza, possiamo iniziare davvero ad elaborare la nostra idea, che risulta molto chiara già dal titolo. Perché questo Lecce non riesce a battere le grandi di questo campionato? Il Chievo, ci risponderanno i più polemici, è una grande e la formazione di Corini, in effetti, ha battuto i clivensi. Anche in quella gara, però, Mancosu e compagni hanno dimostrato di potersela giocare con la squadra di Aglietti e non di esserne superiori, prevalendo solo nel finale, grazie ad un guizzo di Pippo Falco. Con Venezia, Frosinone e Salernitana abbiamo visto tre partite diverse, nonostante il risultato dica sempre pareggio. Contro i lagunari, infatti, abbiamo giocato un’ottima prima parte del primo tempo, salvo poi staccare la spina dalla mezzora in poi, riconnettendoci al minuto 60 e riuscendo a riprendere una partita che scivolava via verso la sconfitta. Contro i ciociari, invece, lo spartito è stato differente, perché il Lecce ha trovato il gol grazie ad un’invenzione estemporanea di Adjapong e ad un errore pacchiano del portiere avversario, regalando il pari ai gialloblu nel finale, a causa della oramai solita amnesia difensiva. Contro la Salernitana, infine, abbiamo concesso il vantaggio iniziale ai nostri avversari, permettendo loro di impostare una partita difensiva, l’ideale per un catenacciaro convinto come il buon Castori. Abbiamo creato si, ma alla fine, un po’ per sfortuna ed un po’ per imprecisione, la palla non è entrata e la Salernitana, sebbene abbia costruito davvero poco, ha pareggiato la nostra stessa partita, rimanendo a +3 in classifica. Ora, quello che conta non è la posizione che il Lecce occupa in graduatoria al 16 dicembre, in una stagione particolare, iniziata tardi e che vede in questo mese un aggrovigliarsi di partite che metteranno in difficoltà chiunque. Non perdiamo da tanto, ma anche una bella vittoria non arriva da un po’ e si sa, anche se sembra banale dirlo, vincere aiuta a vincere. Contro il Pisa saranno fondamentali due aspetti. Innanzitutto non passare in svantaggio, altrimenti il copione dei toscani sarà molto simile a quello recitato da Frosinone e Salernitana, con tutti gli uomini dietro la linea della palla a cercare di difendere il punteggio. Poi, anche e soprattutto, l’approccio al match, perché non può essere un caso che nelle ultime due al quarto d’ora di gioco eravamo già costretti ad inseguire. La formazione di Corini non è una squadra da rimonta ed, in questo campionato, quando è andata sotto non ha mai vinto. Che ne sarà di questo Lecce ce lo dirà il proseguo di stagione ma, con questa squadra e con questo potenziale, viaggiare in terza perché non si ha il coraggio di inserire la quinta sarebbe davvero un peccato.
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