Feltri su Atalanta-Lecce: "Non capisco le polemiche, alla fine non è morto il centravanti"

Le parole del giornalista e tifoso dell'Atalanta
Della sfida del Gewiss Stadium tra Atalanta e Lecce non resterà soltanto il buon risultato ottenuto dalla squadra di Marco Giampaolo, capace di strappare un pareggio su un campo ostico per chiunque. La partita verrà ricordata soprattutto per le accese polemiche tra il Lecce e la Lega Serie A, scaturite dalla decisione di quest’ultima di rinviare l’incontro con appena 48 ore di preavviso rispetto alla data originaria, venerdì 25 aprile, giorno in cui i salentini avevano chiesto di non scendere in campo in segno di lutto per la scomparsa del fisioterapista Graziano Fiorita.

Una decisione contestata da quasi tutti
La decisione da parte della Lega è stata contestata da parte di diversi giornalisti sportivi nazionali. Sulle pagine di Tuttosport, il direttore Xavier Jacobelli ha attaccato il presidente della Lega Simonelli, il quale ha risposto prontamente sulle pagine del quotidiano sportivo di Torino. A quanto pare, però, non tutti sono stati al fianco del Lecce e ne hanno rispettato a dovere il dolore per la perdita di un amico, prima ancora che di un fisioterapista. Tra questi c'è Vittorio Feltri, giornalista e tifoso atalantino, che in collegamento telefonico ha commentato la decisione da parte della Lega in questo modo.
Le parole di Feltri
Mi sembra una cosa strana perchè i lutti capitano sempre e purtroppo creano dispiacere, oltre che un'atmosfera cupa che non si concilia molto con una prestazione sportiva, però in fondo non è morto il centravanti e non riesco a capire le polemiche. I dolori nel cuore li abbiamo tutti se muore qualcuno, ma non è che se a me dovesse morire un parente non andrei a lavorare, andrei comunque.