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Dopo la conferenza del 30 giugno di Gabriele Gravina e Luciano Spalletti, ci si aspettavano delle dichiarazioni da parte dell'esecutivo nazionale e, soprattutto, da parte del ministro dello Sport Andrea Abodi.

Soprattutto considerato il passato del ministro Abodi, dal 2010 al 2017 presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie B e consigliere federale FIGC, era sembrato fin da subito molto strano il suo silenzio.

Si vociferava che i rapporti tra le parti non fossero rosei e che, con l'ok del governo, la Serie A otterrà più autonomia nei confronti della FIGC, e quindi nei confronti di Gravina.

Ciò che non convinceva della conferenza di Gabriele Gravina era una quasi totale mancanza di autocritica e una distribuzione delle responsabilità su altri organi.

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