Obiang: "Col Lecce una finale: non c'è pressione, è uno stimolo"
Il centrocampista neroverde è stato intervistato a pochi giorni dalla sfida del Mapei Stadium contro il Lecce
Pedro Obiang, centrocampista del Sassuolo, è stato intervistato dalla Gazzetta di Modena:
Il pari contro il Milan
Pensando all'avversario questo pareggio è un punto preso, pensando alla situazione in cui ci troviamo, sono due punti persi, perché avevamo bisogno di fare risultato pieno. Ma quella prestazione è la dimostrazione che ci siamo. Abbiamo tanti giocatori che potrebbero giocare a grandi livelli in grandi squadra, per cui in partite importanti vengono fuori. In altre gare, ci sono tanti fattori da valutare, ma è sempre stato così, le grandi squadre faticano sempre con le piccole.
Ora la sfida col Lecce
Non c'è pressione, è uno stimolo, è una delle sei finali, c'è chi guarda la Champions, per noi sono questi i big match. Dipende tutto da noi, non dobbiamo pensare agli altri. Io sto bene, poi come sempre le scelte le fa il mister. Il segreto è fare gruppo, stare insieme, crederci e non mollare. Quello che ho imparato è che devi vedere sempre il lato positivo e aggrapparti a quello. Stiamo lavorando su questo: non dare niente per scontato, credere fino all'ultimo che sia possibile. Abbiamo la fortuna di trovarci in una realtà in cui questo si può fare.
Il cambio da Dionisi a Ballardini
Dionisi è più giovane, trasmette un altro tipo di intensità. Il Sassuolo era la sua squadra in Serie A, ci teneva veramente tanto, era molto intenso in certe situazioni. Ballardini ha tanti anni alle spalle, è più tranquillo, gestisce le situazioni in un altro modo. Questo non vuol dire che uno sia meglio dell'altro, hanno caratteri diversi e una maturità diversa, io stesso dieci anni fa, avrei risposto diversamente a queste domande. Ci tengo a ringraziare mister Dionisi per i suoi sforzi, noi giocatori siamo i primi ad essere dispiaciuti, cercheremo di fare quello che ci ha chiesto, cioè raggiungere l’obiettivo.