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El Pajarito, ossia l’uccellino. Lo chiamavano così Jaime Andres Zapata Valdés in Cile, nella sua patria.

Il trequartista cileno ha 40 anni e non ha ancora appeso le scarpette al chiodo, sebbene adesso sia svincolato e forse sta maturando l’idea del ritiro.

Un giocatore con le sue caratteristiche è forse quello che manca al Lecce di Corini, uno capace di sparigliare le carte e puntare l’uomo creando la superiorità numerica, un fantasista da inserire a partita in corso per cambiare l’inerzia del match.

Lui a Lecce è arrivato nel gennaio del 2005, come contropartita tecnica della Fiorentina dopo la cessione di Bojinov. Con i giallorossi ha ottenuto una salvezza in Serie A ed una promozione nella massima serie, prima di andare via direzione Bergamo.

In totale nel Salento ha disputato 119 incontri, conditi da 17 gol e 24 assist, molti dei quali di pregevole fattura. Con la compagine giallorossa ha giocato più avanzato, mentre poi con il passare degli anni ha arretrato il suo raggio d’azione, diventando quasi un regista aggiunto nell’esperienza al Parma.

Atalanta, l’avventura europea con lo Sporting Lisbona, il ritorno in Italia con la maglia dei ducali ed alla fine la voglia di chiudere la carriera in Cile, nel suo calcio. Tanto Colo Colo ed infine il trasferimento al Deportes La Serena, con l’ultima stagione conclusa con 2 gol e 6 assist in 32 presenze totali.

Adesso è scaduto il contratto ed il club cileno ha deciso di non rinnovarglielo. Valdes è ad un bivio e probabilmente deciderà di dire basta. El Pajarito ritornerà dopo un volo durato 20 anni e dopo tante giocate d’alta scuola regalate ai suoi tifosi.  

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