Ambizione, costanza e voglia di giocare le partite che contano: ecco chi è Francesco Di Mariano
LA SCHEDA
Altro giorno di mercato, altro colpo clamoroso in entrata per il Lecce: è infatti giunto a titolo definitivo, dal Venezia, l’esterno offensivo Francesco Di Mariano, classe 1996. L’atleta siciliano vestirà i colori giallorossi per i prossimi tre anni.
Si tratta di un graditissimo ritorno nel Salento per lui, dato che ha militato nelle fila del Lecce fin da subito, poiché è cresciuto nel settore giovanile giallorosso e ha poi avuto modo di debuttare in prima squadranella stagione 2012/2013. Nipote di Salvatore Schillaci (l’ex protagonista delle notti magiche di Italia ’90 è il fratello di Rosalia, la madre di Francesco), Di Mariano è cresciuto nella scuola calcio dello zio, prima di passare a 13 anni proprio alla cantera giallorossa per sua stessa scelta (confesserà a La Repubblica che ‘ho sempre pensato che per fare il calciatore professionista non devi avere distrazioni, allora è meglio farlo lontano da casa’). Tre anni dopo, l’esordio in prima squadra: il 9 Settembre 2012, Di Mariano subentra a Cosimo Chiricò all’88° minuto del match in trasferta contro il Cuneo, poi vinto 2-1. Nella stessa annata, assaporerà il rettangolo verde ancora una volta in campionato e poi anche nella Coppa Italia di categoria.
Viene poi ceduto alla Roma per 350.000 euro, fortemente voluto da Walter Sabatini, il quale già aveva provato ad acquistarlo sia quando era DS alla Lazio, sia quando era nello staff tecnico del Palermo. Trascorrerà due anni nella Primavera capitolina, restando agli ordini di Alberto De Rossi, ma contemporaneamente ricevendo 8 convocazioni in prima squadra, senza mai debuttare. Di Mariano diventa uno dei pupilli di un certo Francesco Totti, che lo spinge a giocare ‘semplice e di prima’.
La stagione 2015/2016 lo vede ‘girato’ in prestito per crescere: inizia l’annata in Lega Pro all’Ancona (dove raccoglie 10 presenze e una rete), poi a gennaio passa al Monopoli, nella stessa categoria, e disputa 16 match di campionato e due di playout, realizzando 3 gol.
L’anno successivo viene acquistato a titolo definitivo dal Novara, con il quale in due anni di B si rende protagonista di 56 apparizioni (divise fra campionato e Coppa Italia), condite da 4 gol.
Le sue prestazioni non lasciano indifferente il Venezia, che gli offre un contratto quadriennale e che lo mette sotto ingaggio a partire dal campionato 2018/2019. Segna il primo gol per gli arancioneroverdi il 22 settembre del 2018… proprio contro il Lecce, nel successo dei giallorossi per 2-1 in rimonta. Chiuderà il primo anno in laguna con un bottino di 29 caps e ben 8 reti.
L’anno successivo, Di Mariano comincia a Venezia ma a gennaio viene poi spedito alla Juve Stabia in prestito con obbligo di riscatto in caso di salvezza. La squadra campana però retrocede e quindi ritorna alla base in concomitanza con l’inizio dello scorso campionato, nel quale diventa assolutamente devastante e si guadagna a pieno titolo la promozione in Serie A grazie anche alle sue 36 presenze e alle sue 3 marcature.
Riesce ad assaporare l’atmosfera del massimo campionato italiano proprio con il Venezia sul campo del Diego Armando Maradona di Napoli nella sconfitta per 2-0 della scorsa giornata, prima di cambiare destinazione e tornare a Lecce, lì dove tutto era iniziato.
Visto che la sola ed unica presenza di questa stagione è statisticamente ingiudicabile e irrilevante, è invece più interessante analizzare il suo rendimento ottenuto durante la stagione passata. Nel campionato di Serie B 2020/2021, Di Mariano ha disputato 36 partite (delle quali 20 dal fischio d’inizio), restando in campo per una media di 57 minuti a partita ed entrando a far parte, per una volta, della Squadra della Settimana indetta da Sofascore. Ha chiuso la stagione con 3 gol e ben 6 assist.
Dal punto di vista offensivo, Di Mariano ha viaggiato ad una media di 1,4 tiri a partita (di cui 0,5 nello specchio), mancando 5 grandi occasioni da rete. Spostando l’attenzione sul gioco per i compagni, Di Marianoha creato 5 grandi opportunità per il resto della sua squadra, ha concesso 0,9 passaggi chiave per match e ha prodotto 28,2 tocchi del pallone per gara. La sua precisione sui passaggi si è attestata al 79%, mentre l’accuratezza delle palle lunghe è stata pari al 45%.
Di Mariano è un accentratore di gioco, e lo dimostra la combo di due valori interessanti: la percentuale di dribbling vinti (50%) e, soprattutto, i falli subiti, pari a 2,6 di media a gara. Ha anche perso 8 palloni per match di media, ma è un computo che può starci se ‘allargato’ alle dinamiche del suo modo di giocare. Difensivamente parlando, il suo lavoro è stato statisticamente trascurabile, sebbene gli siano state comminate 5 ammonizioni durante tutto l’arco della stagione.
La cavalcata del Venezia verso la Serie A ha trovato in Di Mariano un elemento di spicco, considerato che la sua media voto stagionale secondo Sofascore è stata di 6,98 (il settimo miglior rendimento in rosa).
L’identikit di Francesco Di Mariano fornito da Football Manager descrive il calciatore come un’ala che è capace di giocare prevalentemente a sinistra e a piede invertito (visto che è un destro naturale), così come da attaccante esterno o come regista avanzato laterale, sebbene possa praticamente ricoprire tutti i ruoli del reparto avanzato (compresi quelli del lato destro e della seconda punta). 177 centimetri per 68 centimetri, Di Mariano è un atleta ambizioso e che predilige l’allungo per superare gli avversari in velocità. E’ un giocatore che, sulla continuità di rendimento, risulta essere molto costante; possiede un discreto ritmo di gioco e una validissima prestanza fisica; ha una naturale predilezione per i big match e rende al meglio durante le occasioni importanti; ha una personalità individuale grazie alla quale mostra una natura piuttosto grintosa; ha inoltre una capacità innata di improvvisare la giocata che è uno dei motivi principali che gli consentono di superare l’avversario diretto. Purtroppo, secondo il videogame manageriale, ha un’intelligenza calcistica non eccelsa, ha una scarsa abilità sul gioco aereo ed ha un atteggiamento altamente competitivo che, talvolta, può portarlo a prendere qualche cartellino di troppo.
Le peculiarità più rilevanti di Di Mariano sono la resistenza, la capacità di movimento senza palla, l’accelerazione, l’agilità, l’integrità fisica, il dribbling, i passaggi e la tecnica; buonissimi anche i valori per la velocità, l’equilibrio, la determinazione, l’aggressività, il gioco di squadra, l’impegno, la visione di gioco, la finalizzazione, i cross, i tiri da lontano, il controllo di palla e, soprattutto, i calci piazzati.
L’abilità attuale di Di Mariano si attesta su 56/100 e quella potenziale è di 64/100.
Nel 4-3-3 di Baroni, Di Mariano può praticamente essere schierato dappertutto nel fronte d’attacco, ma sicuramente occuperà la casella dell’esterno offensivo di sinistra. Ovviamente non assicurerà una copertura specifica in marcatura, vista la sua naturale propensione ad offendere, ma avrà una mentalità di gioco di forte impatto, una enorme libertà di inventiva, un ritmo molto sostenuto e un’intensità di pressing ampiamente soddisfacente; saprà, inoltre, dispensare cross e assist davvero interessanti.
Francesco Di Mariano è un giocatore di rilievo e di caratura assoluta per la categoria. E’ uno di quelli che è in grado di spaccare le partite e di cambiare il volto del match in meglio, grazie alla sua verve, al suo estro e ai suoi colpi. E’ un calciatore che, da avversario, abbiamo sempre tenuto d’occhio con estrema apprensione e che, finalmente, adesso lo (ri)vedremo con i nostri colori, nella speranza che sia determinante sin da subito e che possa creare per gli avversari lo stesso scompiglio al quale ci ha abituato mentre era lontano dal Via del Mare.
Perciò… Bentornato a casa, Francesco!