Il ritorno di Maleh: perché non ha reso con la maglia del Lecce?
Il centrocampista tornerà nel Salento da avversario nonostante sia ancora di proprietà del Lecce
Nel mercato invernale della stagione 2022/2023 il Lecce si è mosso in anticipo rispetto al solito ed ha portato Youssef Maleh nel Salento subito, nel primo giorno utile per tesserare un calciatore, avendolo quindi a disposizione già per la prima partita utile.
Il suo arrivo
L’Italo marocchino ha rappresentato un colpo a sorpresa, un vero e proprio regalo della dirigenza a Marco Baroni, che aveva reale bisogno di un centrocampista con quelle caratteristiche, capace di legare il gioco e di creare pericoli nell’area avversaria attraverso inserimenti puntuali. Maleh, arrivato a Lecce dalla Fiorentina in prestito oneroso ed obbligo di riscatto a 5 milioni di euro, ha giocato, soprattutto all’inizio. Poi, un po' per problemi fisici ed un po' a causa di prestazioni mai del tutto convincenti è scivolato indietro nelle gerarchie. In totale alla fine ne ha giocate 17, con ‘671 minuti in maglia giallorossa ed un episodio chiave, storico, che in ogni caso gli ha permesso di entrare nella storia di questo club.
Il pomeriggio di Monza e l’assist contro il Bologna
Maleh, infatti, ha conquistato il calcio di rigore più importante della storia recente dei giallorossi. Il suo colpo di testa, sugli sviluppi dell'ultimo calcio d'angolo nella sfida tra Monza e Lecce, è finito sul braccio di Gytkjaer permettendo ai salentini di usufruire di un penalty decisivo per la corsa salvezza.
Nel match successivo, poi, la mezz’ala ha servito un attimo assist per l’incredibile gol del momentaneo pareggio contro il Bologna. Era l’ultima giornata e quella è stata una rete tanto inutile quanto bellissima e, per questo motivo, da ricordare.
Cosa è successo questa estate?
In estate sembrava che D’Aversa puntasse su di lui. Nelle prime amichevoli estive Maleh era sempre tra i titolari ed era riuscito anche a mettere in mostra le sue qualità, seppur contro avversari di minore caratura tecnica. La verità, però, è che il centrocampista italo-marocchino nel Salento non è mai riuscito davvero ad ambientarsi, al di là degli allenatori e dei sistemi di gioco. Non è scattata la scintilla, quel feeling necessario per far bene in un posto, per essere decisivo con una maglia addosso ed entrare nel cuore della gente. Alla fine del mercato estivo ha preferito andare via, in prestito ad Empoli dal suo vecchio allenatore Zanetti. Il Lecce lo ha ceduto prevedendo un diritto di riscatto per i toscani fissato a 5 milioni di euro. Nel frattempo la società ha cambiato due allenatori, con l’arrivo di Andreazzoli prima e Nicola poi. Maleh ha sempre giocato, ne ha collezionate 27 e nell’ultimo match ha anche servito un assist decisivo. Sta provando a ritrovarsi dopo due annate difficili e sabato tornerà al Via Del Mare, uno stadio che gli ha regalato più gioie da avversario – il passaggio del turno con la maglia del Venezia nella semifinale playoff – che da calciatore del Lecce.