Facciamo che Lecce-Milan 3-2
L'editoriale port partita che non aspettavate, ma che meritate
E' molto difficile mettere per iscritto un pensiero dopo una partita del genere perché pensi tutto ed il contrario di tutto, leggi qua e la le idee degli altri e un po' ci credi e un altro po' ne prendi le distanze.
Il fatto è che parliamo di calcio e allora io voglio partire dalla favola senza lieto fine di questo pomeriggio. Partiamo da questo 2-2 bugiardo che persino molti milanisti sfegatati ripugnano. Un po' per avversione nei riguardi di Pioli - su Twitter spopola l'hashtag #PioliOut - e un po' perché effettivamente fa un po' schifo anche a loro portare a casa un punto in questo modo. In fin dei conti fa più male così, con questa prestazione ambigua e questo punto immeritato.
L'episodio del pestone Piccoli-Thiaw
Piccoli prende posizione e guarda la palla che viaggia in volo verso di lui, indietreggia, non si volta mai, e trova con un tallone la punta del piede di Thiaw che a sua volta non guarda l'uomo ma prende posizione anche lui e guarda la palla.
Quello che succede dopo lo sapete tutti: Piccoli inventa un gol da cineteca, esulta sotto la Nord, lo stadio esplode di gioia, ma Abisso viene richiamato dal VAR. Si scoprirà che c'è un pestone di Piccoli a Thiaw.
L'arbitro che deve fare in questi casi? Solitamente la chiamata del VAR serve a far cambiare idea al direttore di gara poiché interviene per far notare una cosa che non ha visto. In questo caso non ha visto uno Step On Foot, e cioè un episodio regolamentato.
Se è vero che nell'epoca della tecnologia si cerca sempre di rendere oggettivo l'episodio, è anche vero che se c'è una cosa che manca alle macchine è proprio la sensibilità. In questo caso la capacità di una persona di rendersi conto di una situazione che racconta una cosa diversa dalla regola.
L'interpretazione della norma è fondamentale se si vuole continuare ad utilizzare la tecnologia, che deve aiutare l'arbitro in campo e non lo deve portare all'errore.
Lecce-Milan deve fare scuola. Perché se è vero che oggettivamente Piccoli prende il piede del difensore rossonero, è vero anche che la situazione di gioco non è probabilmente quella prevista dalla regola.
Nello scontro tra i due giocatori manca una cosa fondamentale: la palla! Quando i due si toccano, il pallone è ancora in aria e, seppure balisticamente e a occhio siamo tutti consapevoli che la palla sarebbe finita da quelle parti, oggettivamente non si sa dove e come avrebbe toccato terra. Quindi è uno scontro che avviene in assenza del controllo della palla o meglio ancora della contesa della palla. Andando avanti con l'analisi dell'azione, si può notare che Piccoli è molto distante dalla porta e finché controlla, mette a terra, sistema e tira, Thiaw è di nuovo in piedi, pronto a contrastare l'eventuale giocata vicina. Oltretutto nemmeno il difensore protesta. E nemmeno i suoi compagni.
E allora perché? Perché rovinare tutto? Perché trasformare una favola a lieto fine in un incubo senza risveglio?
Contro Roma e Milan buttati via 5 punti
In pochi giorni, contro due delle formazioni più forti del campionato, il Lecce ha dimostrato di essere superiore. Nel gioco, nell'intensità, nella voglia di vincere.
E' così, anche se all'appello mancano 5 punti. Sarebbero stati 6 fino al 90esimo. E' il recupero che ci fotte. Ma se contro i capitolini la rimonta ce la siamo meritata in qualità di punizione per la nostra ingenuità, questa contro i rossoneri non passa. Perché non siamo nemmeno al giro di boa che gli errori arbitrali pesano già parecchio sulla classifica della squadra di D'Aversa.
E cosa sarebbe oggi la Serie A con un Lecce con 5 punti in più? Direbbe che siamo in Europa. In compagnia dell'Atalanta che deve ancora giocare. E invece siamo soli, non dimentichiamolo mai. Siamo soli. Per questo bisogna stringersi attorno a questa squadra e supportarla. Siamo, in qualità di tifosi, gli unici a poterlo fare.
E allora sapete che c'è? C'è che oggi facciamo che Lecce-Milan 3-2.