Sofferenza e vittoria roboante ma guai a distrarsi
L'EDITORIALE
Il Lecce stravince a Terni con un risultato (4-1) roboante e mantiene la seconda posizione in classifica. Cinica la squadra salentina, riesce a capitalizzare quasi tutte le occasioni e meritatamente porta a casa tre punti importantissimi.
Nel primo tempo grazie ai soliti Coda e Strefezza i giallorossi si portano sul due a zero, due azioni molto belle e produttive finalizzate egregiamente, poi un'indecisione sul finire della prima frazione consente alla Ternana di accorciare le distanze ed iniziare il secondo tempo con la voglia di riprendere il risultato. Una mezz'oretta di grande sacrificio ha visto il Lecce lottare su tutti i palloni, essere poco preciso nelle azioni di rimessa e questo ha permesso ai padroni di casa di accerchiare l'area di rigore difesa da Bleve. In questi frangenti però si connotano le virtù di questa squadra, un gruppo unito che nella sofferenza è riuscito ad essere sempre presente, grazie alla dedizione di tutti è riuscito a colmare gli errori dovuti alla pressione avversaria e a non permettere alla Ternana di raggiungere il pareggio. Successivamente la veemenza degli uomini di Lucarelli si è affievolita ed allora la qualità giallorossa, come una liberazione, è venuta fuori con altri due gol e qualche occasione nitida non andata a buon fine. Prima Di Mariano, poi Ragusa hanno ammazzato definitivamente la contesa per la gioia dei numerosi tifosi salentini giunti in Umbria al seguito della squadra, anche in una giornata infrasettimanale.
Baroni cambia poco rispetto all'undici sceso in campo contro il Frosinone: giusto Gendrey per Calabresi e Dermaku per Tuia, poi ha confermato Gallo sulla fascia sinistra difensiva che con Lucioni ha completato il quartetto di uomini davanti a Bleve; a centrocampo Hjulmand con accanto Blin e Gargiulo ed in avanti il tridente delle meraviglie composto da Di Mariano, Coda e Strefezza.
Solitamente non parliamo dei singoli, ma oggi vorremmo porre l'accento sulla prestazione di due uomini: Blin e Di Mariano. Senza nulla togliere a tutti gli altri. Il francese non è un calciatore qualunque ed oggi anche a Lecce lo si sta capendo; è un guerriero, di personalità ed esperienza con tantissime partite nella serie A d'oltralpe. Sicuramente non avrà il piede vellutato, però è uno che si fa sentire ed anche quando spinge il suo raggio d'azione nei pressi dell'area avversaria sa cosa fare: contro la Ternana sia sul primo che sul secondo gol ha prodotto un assist, di tacco ed un passaggio vincente.
Che dire su Di Mariano? Solo un paio di cose: a parte il primo scorcio di stagione ha giocato sempre con un fastidio che ne ha condizionato le prestazioni, poi trasformatosi in infortunio. Ora non è ancora al top della forma, ma quando c'è lui il Lecce ha la possibilità concreta di attaccare con qualità e pericolosità su entrambe le fasce; e gli avversari lo sanno.
La Spal sabato prossimo separa il Lecce dalla fine dell'ennesimo filotto di partite ravvicinate e Baroni deve continuare a lavorare sulla testa dei calciatori, non è ammesso “specchiarsi” si devono affrontare tutti con grande umiltà perchè come abbiamo visto oggi gare semplici non ce ne saranno fino alla fine del campionato. Immaginiamo che non possa essere possibile vincerle tutte, però l'atteggiamento conta quando si è in dirittura d'arrivo, più della qualità perchè quello realizzato finora vale ancora zero.
Altri quattro giorni intensi per poter continuare a lanciare lo sprint finale con concentrazione e cattiveria agonistica, chi tra le sei contendenti vorrà arrivare al traguardo non ha altri modi per riuscirci.