Lecce, per Sgm piano economico sospeso. La Poli: "Nessun allarme o preoccupazione"
Prese di posizione chiarite in una nota dalla sindaca alle organizzazioni
Dopo che la neo amministrazione comunale di Lecce ha deciso di fermate l’affidamento in concessione dei servizi “house providing” per Sgm, società di trasporti leccese, si sono generate voci critiche di dipendenti, sindacati e minoranza. Prese di posizione chiarite in una nota dalla sindaca Poli Bortone alle organizzazioni.
Le dichiarazioni della Poli Bortone
Sono soddisfatta del buon esito del confronto, in cui abbiamo ascoltato con attenzione ciò che i sindacati intendevano rappresentarci - ha detto la Poli - soprattutto rispetto ad alcune preoccupazioni ed aspetti della questione, legati a notizie e voci poco chiare. Abbiamo rassicurato i sindacati – ha poi chiarito la sindaca - di non avere alcuna intenzione di rimettere in discussione la società in house, né l'intero percorso già compiuto.
Ma abbiamo l'esigenza di capire come l'aspetto tecnico e quello finanziario possano andare d'accordo ed essere coerenti tra loro. In tal senso abbiamo chiesto ed ottenuto la disponibilità dei sindacati a partecipare ad un tavolo di concertazione al quale siederanno anche i progettisti del Pums. Cautelativamente abbiamo inteso adottare un provvedimento di rinvio sino al prossimo dicembre - ha concluso - ma cercheremo di fare di tutto perché si possa pervenire ad una conclusione corretta che vada incontro sia ai lavoratori, sia ai nostri concittadini.
Gli utenti dei servizi non possono essere vessati da aumenti se il trasporto pubblico non funziona così come dovrebbe. In questo senso non vi erano state forme di concertazione, per cui ora vogliamo agevolarle e portarle avanti.
Attivazione articolo 46 della Costituzione
Si è anche parlato – ha detto infine la Poli - dell'ipotesi avanzata da un sindacato nazionale, condivisa da tutti, sull'attivazione dell'articolo 46 della Costituzione che prevede la partecipazione dei lavoratori alla gestione ed agli utili dell'azienda. E ciò, naturalmente, stabilisce un rapporto molto più stretto fra lavoratori e l'azienda stessa. Anche su questo intendiamo lavorare”. Naturalmente scettici e delusi i consiglieri comunali di Lecce città pubblica che in una nota hanno parlato di "brutto ritorno al passato".