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A centrocampo non si passa. Lo ha detto ieri, senza parlare ovviamente, Morten Hjulmand ad i centrocampisti del Brescia, che infatti ad un certo punto sbattevano contro il muro eretto dal regista danese.

Qualche settimana fa, quando si è parlato dell’interessamento di Inter e Torino nei suoi confronti, abbiamo scritto che avevamo paura della sua reazione, perché a quell’età le voci ed i complimenti possono addirittura danneggiare la crescita di un ragazzo.

Morten, però, nonostante la carta d’identità dica classe ’99, gioca in Italia con la qualità e l’esperienza di un veterano ed adesso sta imparando anche a gestirsi in campo, arrivando con ancora benzina in corpo nel finale di gara.

Certamente il danese è destinato a palcoscenici più prestigiosi del campionato cadetto e l’augurio è che possa raggiungere la massima serie proprio con la maglia giallorossa.

Saremmo davvero curiosi di vederlo in campo contro avversari ancora più forti, anche perché in cadetteria non sembra avere rivali. 

Difficile ed inutile adesso quotare il suo cartellino, ma le sue prestazioni rappresentano una grande soddisfazione per Pantaleo Corvino e tutta la dirigenza giallorossa, che si coccola il suo gioiello e pensa anche alla plusvalenza futura.

Cosa gli manca per arrivare al top? Forse non ha ancora nelle corde il passaggio filtrante a liberare l’attaccante e soprattutto il tiro dalla distanza che, durante la partita, prova raramente.

Se migliorerà in questi due fondamentali, allora diventerà davvero un giocatore da top club ed il Lecce dovrò fare i salti mortali per non cederlo. 

Adesso, in ogni caso, mancano 8 gare alla fine del campionato e Morten ha in testa solo ed esclusivamente il Lecce.

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