Empoli e Monza discontinue: c'è spazio per un inserimento dei giallorossi?
La vittoria contro il Cosenza per 3-1 permette al Lecce di fare più di un semplice ‘pensierino’ al consolidamento dei playoff. Se, però, la squadra di Corini riuscirà a trovare una continuità di risultati positivi, potrà – seppur con enormi sforzi – provare a conquistare uno dei primi due posti e quindi accedere alla Serie A, a fine campionato, attraverso la promozione diretta.
In un campionato estremamente livellato, dove un ‘filotto’ di vittorie può cambiare totalmente volto alla classifica in breve tempo (basti pensare che, esattamente un mese fa, il Venezia era fuori dalla zona playoff e ora, grazie ad un ruolino di marcia fatto di un pareggio e quattro vittorie, è ora al terzo posto ad un solo punto dalla seconda posizione), può essere interessante capire cosa deve fare il Lecce per cercare di ambire alle due caselle collocate più in alto nella classifica del campionato.
Analizziamo quindi il ruolino di marcia di Empoli e Monza, le due formazioni più accreditate per la promozione, non solo perché al momento occupano rispettivamente la prima e la seconda posizione della classifica, ma anche perché dispongono entrambe di organici completi e composti da elementi di categoria superiore.
Nelle ultime 5 gare, l’Empoli è riuscita a vincere soltanto una volta (a fine gennaio, contro il Frosinone per 3-1 fra le mura amiche): dopo il successo contro i ciociari, ha pareggiato tutte le successive quattro partite, riuscendo sempre a trovare la marcatura (a proposito, è opportuno ricordare come i toscani abbiano sempre trovato la via del gol da ben 10 gare a questa parte) ma, di fatto, permettendo agli avversari di farsi raggiungere ed impattare il risultato. Dopo il match contro il Frosinone, ha infatti pareggiato 1-1 sul campo della rivale Monza, 2-2 in casa con il Pescara, poi 1-1 a Ferrara e 1-1 anche a Pisa. Dal punto di vista delle prestazioni, si tratta di una compagine che, dopo aver vissuto un fisiologico calo, sta timidamente cominciando a ritornare sui suoi livelli (un’indicazione su tutte è quella del possesso palla, passato dal 39% nel match contro il Monza al 60% di quello dell’ultima gara, contro il Pisa) e sta tornando a tirare tanto e a macinare gioco.
E’ ovvio che il rallentamento di passo dell’Empoli (se allarghiamo l’orizzonte temporale, scopriamo che il team di Dionisi ha vinto solo 3 delle ultime 10 gare) abbia dato margine alle avversarie di ridurre il gap con la testa della classifica e, di fatto, ad accorciarla. Al momento in cui scriviamo, le prime 8 squadre sono raccolte in un reticolato di soli 8 punti. Sembra incredibile, ma nelle ultime cinque partite giocate, le 8 squadre in odore di promozione (ovvero Empoli, Monza, Salernitana, Venezia, Chievo, Cittadella, Lecce e Spal) hanno collezionato solamente 13 vittorie sulle 40 gare disputate.
In questo clima di discontinuità di risultati, è tornato a fare la voce grossa anche il Monza (al momento secondo) grazie a due vittorie e due pareggi nelle ultime 5 gare. Ha pareggiato in casa della Spal per 1-1, poi ha ottenuto lo stesso risultato – come già detto – contro l’Empoli (dove ha probabilmente sfoderato la migliore prestazione degli ultimi tempi), successivamente è andato a vincere 2-1 a Vicenza, ha poi capitolato per 2-0 in casa con il Pisa e ha vinto per 1-0 a Chievo. La formazione di Brocchi continua ad imporre il suo gioco in casa con un dominio efficace (eccezion fatta per la parentesi Pisa con il quale ha trovato la conclusione per ben 15 volte ma senza costrutto) mentre comincia a fare più fatica in trasferta (sebbene sia la squadra che ha fatto più punti fra le mura nemiche di tutto il campionato).
Cosa deve fare quindi il Lecce per portarsi al livello di Empoli e Monza? Innanzitutto, continuare con il percorso di crescita del proprio gruppo, in modo da poter trovare un gioco che gli permetta di subire senza dubbio di meno (abbiamo preso gol in 20 partite su 24 e i successi passano anche da una porta inviolata più spesso). Poi, proseguire con il buon momento di forma: se agli ultimi due successi ottenuti a Cremona e con il Cosenza aggiungeremo altre vittorie (e il calendario sembrerebbe arriderci al riguardo), consolideremo la nostra presenza nella zona playoff in maniera stabile e lontana da patemi di sorta. Infine, trovare la costanza nell’evitare passi falsi (la stanno cercando un po’ tutti in realtà, ma nessuno sembra che l’abbia davvero trovata…), perché se è vero che possiamo finalmente farci largo, in qualche modo, verso la testa della classifica, è vero anche che la facilità con cui possiamo scivolare fuori dalle posizioni che contano è una pericolosa altalena che vorremmo dimenticare in fretta.