Una partita vergognosa: al Granillo il Lecce frena e scivola momentaneamente al secondo posto
CRONACA
Reggina e Lecce si affrontano per la 35esima giornata di campionato. I giallorossi scendono in campo con il 433. In porta Gabriel; in difesa Calabresi, Tuia, Lucioni e Barreca; a centrocampo Helgason, Hjulmand e Bjorkengren; in attacco Di Mariano, Coda e Strefezza.
Nei primi 10 minuti di gioco le due squadre si studiano, senza creare particolari apprensioni alle difese avversarie.
Al minuto 20 Bjorkengren ha sui piedi il pallone del vantaggio ma non calcia in un eccesso di altruismo.
2 minuti più tardi Coda cerca un eurogol ma non inquadra lo specchio della porta, nonostante Turati non stesse tra i pali.
Alla mezzora i padroni di casa colpiscono un palo. A dire il vero è Coda che per poco non commette il più classico degli autogol.
Ad un minuto dalla fine la Reggina passa in vantaggio con un gol di Folorunsho, che sfrutta una ribattuta di Gabriel e deposita in rete.
La ripresa ricomincia con gli stessi 22 protagonisti in campo. Dopo due minuti di gioco Strefezza colpisce una traversa clamorosa, a Turati battuto.
Al minuto 56 Rodriguez e Gallo entrano al posto di Helgason e Barreca. Al minuto 60 i gialloroswsi chiedono un calcio di rigore ma Fourneau lascia correre incredibilmente.
Il Lecce attacca ma non riesce a trovare il pertugio giusto. A 20 minuti dalla fine Rodriguez entra al posto di Di Mariano.
I padroni di casa provano a perdere tempo in ogni modo e la partita è spezzettata in continuazione.
Ragusa e Gargiulo subentrano a 10 minuti dalla fine al posto di Bjorkengren e Strefezza. Coda ha subito sui piedi una grande palla gol ma la sfera termina a lato di pochissimo.
Dopo 6 minuti di recupero il direttore di gara decreta la fine del match. Il Lecce perde dopo aver giocato male per tutti ed i 98 minuti.