Sticchi Damiani: "Con l'Inter visti segnali positivi". E sul calciomercato aggiunge...
Il presidente del Lecce parla dopo il ko per 2-0 in casa dei nerazzurri Campioni d'Italia
Buona la seconda per l'Inter. Dopo il pareggio col Genoa, la squadra di Inzaghi batte il Lecce 2-0 e incassa la prima vittoria stagionale in campionato.
A San Siro nel primo tempo i nerazzurri partono forte e sbloccano subito la gara con un colpo di testa di Darmian (5') su assist di Taremi, poi abbassano i ritmi e gestiscono il match. In controllo, nella ripresa i Campioni d'Italia confezionano infatti un paio di buone occasioni con Thuram e poi raddoppiano i conti grazie a un rigore di Calhanoglu (69').
La partita
Massimo risultato col minimo sforzo. Dopo l'amaro pareggio di Genova, con un gol per tempo l'Inter archivia la pratica Lecce grazie a una prestazione con pochi guizzi, ma con tanta concretezza e solidità. Con i nerazzurri che viaggiano al minimo per buona parte della gara, a San Siro bastano un colpo di testa di Darmian e un rigore del solito "cecchino" Calhanoglu per regolare gli uomini di Gotti e riportare la banda di Inzaghi sui binari giusti. Due lampi che allontanano le ombre di Marassi e insieme ai tre punti confermano la legge del più forte.
Senza Lautaro, al Meazza Inzaghi piazza Taremi accanto a Thuram dall'inizio e in mediana si affida ai soliti Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan con Darmian e Dimarco in appoggio sugli esterni. Reduce dalla batosta di Bergamo, Gotti invece insiste sul 4-2-3-1 con Krstovic supportato sulla trequarti da Dorgu, Rafia e Banda. A buon ritmo in avvio è l'Inter a gestire il posseso e a fare il match.
Ordinati in fase di impostazione, i nerazzurri manovrano bene da dietro, allargano il gioco con precisione e pressano con i tempi giusti. Forcing che dopo cinque minuti dà subito una spallata al match. Pescato da un cross di Dimarco, Taremi tocca di testa in area e Darmian sblocca la gara con un'incornata precisa che batte Falcone. Rete che rompe l'equilibrio, allunga le squadre e accende la gara.
Con più spazi a disposizione, da una parte l'Inter aggredisce alto e attacca la profondità con tanti uomini, dall'altra il Lecce cerca le sovrapposizioni sugli esterni, guadagna campo e prova a innescare Krstovic. Taremi arriva tardi su una bella verticalizzazione di Barella, poi Falcone e Baschirotto sbrogliano una situazione pericolosa e Sommer disinnesca un cross velenoso di Pierret.
In vantaggio e compatta in fase di non possesso, la squadra di Inzaghi difende bene negli uno contro uno, raddoppia sui portatori giallorossi e riparte. Servito da Darmian, Taremi non trova la palla in mezza rovesciata, poi la difesa giallorossa libera bene su un cross dell'iraniano e a ritmi più bassi il primo tempo si chiude con i padroni di casa in controllo.
La ripresa inizia senza cambi e con l'Inter che prova ad aumentare i giri per mettere più pressione al Lecce. Servito in area da Barella, Thuram spedisce fuori di sinistro al volo, poi il francese non trova la porta dopo una chiusura al limite di Gaspar su Taremi. Occasioni che non centrano il bersaglio grosso, ma che costringono i giallorossi ad arretrare e a restare lontani da Sommer. Al trotto e senza tanta aggressione sui portatori, del resto, la gara si gioca a ritmi bassi e con poca iniziativa negli uno contro uno i padroni di casa gestiscono il possesso senza difficoltà.
A caccia di spinta e idee, Gotti sostituisce Rafia e Banda con Pierotti e Tete Morente. Ma è l'Inter ad andare ancora a segno con Calhanoglu dal dischetto per un fallo di Gaspar in area su Thuram. Raddoppio che concretizza il possesso nerazzurro e chiude virtualmente la partita. Dopo il gol, Inzaghi fa entrare infatti Carlos Augusto, Dumfries, Frattesi e Arnautovic al posto di Dimarco, Darmian, Barella e Thuram e gli ultimi venti minuti sono buoni solo per le statistiche e per assistere a un finale con gli ospiti tutti in avanti. Da una parte Arnautovic spedisce alto di testa, dall'altra Sommer blocca invece un sinistro dal limite di Dorgu e poi dice no a Berisha, entrato al posto di Pierret.