Sticchi Damiani: "D'Aversa ha fame di lavoro. Giochi del Mediterraneo? Tema centrale"
Unione Sportiva Lecce: intervista al presidente Sticchi Damiani
Il presidente Sticchi Damiani è stato intervistato da TMW Radio.
Contro le big nella stagione 2022-23
“Lo scorso anno abbiamo fatto veramente tantissimo. Ci siamo misurati con varie big ben allenate. Non sono io a scoprirlo. La squadra ha centrato grandi risultati con le grandi, mancando ogni tanto negli scontri diretti e ogni tanto facendo meno di quello che ci aspettavamo nel nostro fortino del Via del Mare”.
L'impatto di D'Aversa
“Fin dal ritiro ho visto l’allenatore con una voglia e determinazione importante. Ha avuto un periodo di sosta forzata e aveva tanta fame di lavoro. Tante operazioni di mercato durante il ritiro credo che non l’abbiano troppo agevolato. È stato bravissimo e lucido a costruire in quei giorni. Ha tratto il meglio da chi è restato e ha inserito bene anche i nuovi”.
Troppi giovani stranieri?
“Il calcio ha un mercato globale, soprattutto per una piccola come la nostra. Difficile fare un mercato sugli italiani, che non siano in prestito. Prendere giocatori dalle big per formarli e poi perderli non fa parte della politica del nostro club. È una politica che splendidamente viene messa in pratica da Corvino e Trinchera. Li prendiamo giovani? È vero. Li prendiamo stranieri? È vero. Ma ora è questo il mercato”.
E sul mercato arabo?
“Non sono spaventato da questi flussi. È un mercato che va tanto sui nomi consolidati. Noi i nomi sappiamo produrli e casomai possiamo monetizzare vendendoli poi lì. Per noi questo tipo di mercato può essere una risorsa e un premio della capacità di sviluppare talenti. Dovessero andare, oltre che sui calciatori, anche sui dirigenti bravi, potrebbe essere un problema”.
La salentinità è una caratteristica del club
“Corvino ha un forte legame col nostro territorio, così come il sottoscritto. È qualcosa che ci fa lavorare al 110%. Quando ci troviamo a dover convincere calciatori che sono indecisi se venire da noi o altrove, riusciamo ad invogliarli anche con la bellezza della città e con il calore del nostro popolo”.
I giochi del Mediterraneo
"Il tema è centralissimo. Quello riferito alle strutture. Stiamo cercando di trarre vantaggio da un evento specifico, vale a dire i Giochi del Mediterraneo 2026. C’erano dei fondi che erano destinati a questo evento. Lo Stato interverrà su delle strutture. Tutti gli interventi di ristrutturazione li abbiamo dovuti in passato sostenere noi, togliendo soldi dal processo di crescita sportiva. Credo che sia un tema da governo centrale con una Legge sugli Stadi che aiuti il movimento. Vado avanti mettendo delle toppe al vecchio Via del Mare, ma non è giusto nei confronti dei 30.000 che vengono a riempire il nostro impianto”.
Legame coi tifosi
“Ho cercato di eliminare ogni tipo di barriera e di distanza con la nostra tifoseria. Noi dobbiamo essere a disposizione del territorio, della tifoseria, della gente, dei ragazzi delle scuole, del carcere. Dobbiamo essere una risorsa 7 giorni su 7 e dobbiamo essere un centro “oltre il calcio”. Passando alla squadra, la copertina in questi giorni è giustamente dei nuovi, ma avete fatto bene a sottolineare lo spirito di Strefezza, che da capitano va in panchina, poi entra in corsa con una fame importante”.