Porto Cesareo, distrutti muretti per entrare in spiaggia: "Tipologia di turismo incivile"
Ennesimo atto di un turismo scellerato nella marina salentina
Ancora problemi a Porto Cesareo, dopo la questione dei molteplici camper che per mesi sostano in aree adibite al passeggio, e che causano per questo disagi a turisti e residenti, ecco un altro problema.
Secondo quanto riportato dal Nuovo Quotidiano di Puglia infatti, sono numerosi i muretti a secco del piccolo comune salentino che sono stati distrutti pur di guadagnare un accesso più veloce alla spiaggia. Atti fortunatamente ripresi e denunciati dal personale dell'area protetta.
I fatti
Tanti turisti, ma anche famiglie, hanno partecipato allo spostamento forzato delle pietre in modo da distruggere diversi muretti a secco e creare un varco più comodo per il mare, senza ovviamente tener conto di cosa questo significhi per l'ambiente e dell'illegalità della cosa.
Come già detto, sono partite le prime denunce, grazie alle riprese effettuate attraverso apposite telecamere a circuito chiuso da parte del personale dell'Area Marina Protetta.
Paolo D'Ambrosio, direttore di Amp Porto Cesareo, ha commentato così:
L'ultimo di tanti davvero troppi, episodi di malcostume ambientale, si è verificato sia pochi giorni prima di Ferragosto sia successivamente, precisamente a Torre Chianca dove non solo si devono fare i conti con i soliti rifiuti abbandonati ovunque ma addirittura di di pietre e rocce sradicate proprio dai muretti e poi abbandonate sull’arenile che accoglie migliaia di bagnanti.
Una tipologia di turismo incivile, che distrugge e mortifica il nostro delicato territorio e mortifica l'immagine della nostra città.
Le parole del presidente Amp
Questo il pensiero di Pasquale Coppola:
Purtroppo quello che sta accadendo sul nostro territorio da diverse estati a questa parte, è una situazione non più sostenibile ne tollerabile.
Da questa situazione di inciviltà diffusa si esce tutti sconfitti, residenti, villeggianti, pendolari e turisti. Anche e soprattutto per questo da settimane abbiamo alzato il livello di attenzione e iniziato ad agire denunciando i responsabili di gravi reati ambientali.