Baroni: "Questa partita ci serve per crescere, dopo lo svantaggio eravamo poco sereni"
POST-PARTITA
Il tecnico Marco Baroni ha parlato in conferenza stampa al termine di Lecce-Benevento. Di seguito le sue dichiarazioni.
“Siamo partiti malissimo prendendo gol su un cross sbagliato. Alla squadra è venuta ansia e ha perso serenità. Sui calci d’angolo abbiamo preso ripartenze clamorose.
Abbiamo creato occasioni importanti e ha trovato il pari. Nel secondo tempo la squadra mi è piaciuta. Abbiamo fatto 42 ingressi in area e 20 cross.
Avevamo di fronte il Benevento, una squadra che sarà protagonista fino in fondo, che ha giocatori di categoria superiore. Non dobbiamo fare queste partenze, il gol subito ci può anche stare perché è stato casuale.
Non dobbiamo però concedere certe ripartenze, così come era avvenuto a Cremona quando avevamo concesso ripartenze a campo aperto. Questo Lecce conosce poco la sconfitta, non è abituato ad andar sotto.
Questo Lecce può fare bene solo se gioca a calcio e per giocare a calcio bisogna essere sereni. Quando giochiamo siamo devastanti. Nel secondo tempo abbiamo concesso solo lanci da dietro al Benevento. Non è facile manovrare contro avversari così ma lo abbiamo fatto con personalità.
Abbiamo dei ragazzi giovani, Helgason è un 2001, Gendrey e Gallo dei 2000. Fra primo e secondo tempo ho cambiato perché Barreca non spingeva e io lo metto in campo per spingere, Majer invece soffre gare così nelle quali ci sono tanti lanci.
Nella gestione dei cambi è stata una partita difficile, senza le sostituzioni forzate di Tuia e Faragò avrei potuto mettere più attaccanti. Dobbiamo fare meglio e questo è certo. Il Benevento nel primo tempo ha fatto un cross andato in porta e poi ha avuto occasioni partendo da nostri calci d’angolo. Dobbiamo essere più bravi a non disunirci.
L’ammonizione di Strefezza? Sono stati ingenui anche i nostri raccattapalle, nella situazione che si è venuta a creare è mancata un po’ di lucidità. Mancherà nella prossima partita ma ha bisogno anche un po’ di tirare il fiato ora perché ci sta dando tantissimo.
Mi è piaciuto Listkowski e anche Helgason, quest’ultimo deve abituarsi a partite di grande fisicità. Il risultato di oggi ci sta, mi piace però l’atteggiamento della squadra che nel secondo tempo voleva vincere. Voglio sottolineare la prestazione di Blin, lui è più un incontrista che un costruttore, ma sta migliorando tantissimo, ha dato tutto ed è stato bravo anche quando la squadra si è allungata.
Majer? Non era la partita giusta e si è trovato in 20 minuti nei quali la partita non era giusta per tutti quelli in campo. La squadra in quel frangente si è affossata da sola. È una partita che ci serve per crescere.
Questa squadra ha trovato solidità e l’ha fatto attraverso il gioco. Abbiamo due componenti fondamentali, il movimento quando abbiamo la palla e l’aggressività unita alla compattezza. Se siamo arrivati lì in classifica dobbiamo pensare al modo in cui ci siamo arrivati, non dobbiamo mai perdere di vista questo”.