Tutti rispettano il Lecce
SIAMO TORNATI
“Voglio che la mia squadra abbia un’identità precisa e che emozioni i tifosi”. Poche parole, semplici, impattanti. Marco Baroni, prima di Lecce-Inter, ha parlato così, in modo chiaro, mandando un messaggio ai suoi giocatori ed all’ambiente tutto. La sua squadra, nonostante i limiti tecnici e la differenza di valore con le altre, avrebbe venduto cara la pelle contro chiunque e avrebbe sempre saputo cosa fare, contro ogni avversario, per rendere fieri i 20000 abbonati, appassionati che avevano scelto a scatola chiusa di dare fiducia a questo gruppo.
Bene, sono passati diversi mesi da quel giorno ma, soprattutto, sono trascorse 22 giornate di campionato, 22 partite nelle quali il Lecce di Baroni ha tenuto fede a quanto detto dal suo allenatore.
La truppa giallorossa ha sbagliato poche partite. Forse, a dir la verità, solo quelle contro Bologna fuori casa e Salernitana al Via Del Mare. Per il resto ha battagliato su ogni campo e dato l’impressione di poter giocare alla pari contro tutti, seppur con la squadra più giovane del torneo.
A volte dimentichiamo che questa squadra, nonostante un Campione del Mondo a guidare la difesa, schiera ogni domenica tanti esordienti nel massimo campionato italiano. Non è stato facile allenare la personalità di questi ragazzi, talentuosi certamente ma anche inesperti e impauriti dopo qualche risultato negativo ed una classifica che, ad un certo punto, sorrideva poco.
Godersi il viaggio. Ecco, dovremmo fare questo. Tutti. In mente l’obiettivo, in testa tutto quello che c’è da fare ed i tanti ostacoli che rimangono da superare, ma anche la consapevolezza che stiamo vivendo una stagione fantastica, nella quale il Lecce è per tutti un avversario ostico, difficile da battere, da non sottovalutare mai.
Il Salento ha bisogno di una squadra così, che lo rappresenti in giro per l’Italia e che faccia innamorare i tanti bambini che adesso si stanno avvicinando a questa squadra. Forse nessuno ha paura di questo Lecce, eppure tutti lo rispettano, tutti sanno che per vincere contro Hjulmand e compagni bisogna faticare.
In questa stagione è questo il primo grande traguardo ottenuto dalla società. Aver ridato al Lecce dignità in Serie A, quel rispetto perso dopo tanti anni di C e finalmente ritrovato grazie ad una società tifosa e seria che ha programmato ed ora, dopo tanti sacrifici, sta iniziando a raccogliere i frutti.