De Biasi: "Per la salvezza tifo Lecce, ma servono due fattori. E su Ramadani e Berisha..."

Le parole dell'ex ct albanese a "La Gazzetta del Mezzogiorno"
Gianni De Biasi può vantare una grande carriera sia nelle squadre di club che con la nazionale albanese. L'ex ct delle aquile, infatti, dopo la carriera da calciatore in squadre come Pescara, Brescia e Palermo, è stato sulle panchine di: Torino, Alaves, Udinese, Spal, Modena, Brescia e Levante; mentre è stato commissario tecnico di Albania e Azerbaigian. Queste le sue parole rilasciate a “La Gazzetta del Mezzogiorno”
La lotta salvezza
A nove turni dalla conclusione del campionato, guardare il calendario o fare calcoli sarebbe un errore. Si tratta di dare tutto in ogni match, con l’obiettivo di raggiungere il traguardo. Questo vale sia per la bagarre di testa che per quella di coda. Nel calcio nulla è scontato, ma penso che il Como non corra rischi. Contro il Milan ha dato spettacolo per 70’. Si esprime con la mentalità delle grandi squadre, ha qualità, sa tenere la palla ed affondare i colpi.
Il Verona ha dato un colpo di coda fondamentale con il colpo messo a segno ad Udine nell’ultimo turno. Ha trovato solidità e tranquillità. Lo vedo lanciato verso la salvezza. Il rovescio della medaglia è costituito dal Monza che, a quota 15, non ha chance di evitare la retrocessione.
Ho seguito la gara del Venezia contro il Napoli. Esprimono un buon calcio. Sono vivi. Ma non vincono dal 22 dicembre e, con sole 20 lunghezze messe da parte, per restare in A avrebbero bisogno di cambiare marcia in maniera decisa. Non sarà facile.
Un’altra squadra in difficoltà è l’Empoli, nonostante la vittoria contro la Juventus in Coppa Italia. Ha iniziato il campionato a mille, ma ora non vince dall’8 dicembre e delle quattordici partite ha conquistato solo tre punti, con tre pareggi. Nelle restanti giornate, per quel che conta il calendario quando si entra nel vivo della bagarre, avrà quattro scontri diretti interni e la trasferta in quel di Monza. Vedremo se saprà tornare alla vittoria.
Lecce, Parma e Cagliari vantano un margine minimo ma che potrebbe rivelarsi determinante. Eviterà il declassamento chi avrà maggiori energie sul piano atletico e mentale, ma sarà altrettanto importante la compattezza dell’ambiente inteso come gruppo atleti, società, tifosi.
Un pensiero sul Lecce e su Giampaolo
Per quanto riguarda la lotta salvezza, spero che Giampaolo riesca a salvare il Lecce. Lo conosco da una vita. Se lo merita. I salentini stanno vivendo un periodo critico, in quanto hanno perso le ultime quattro gare e non vincono da sei, ma hanno tre lunghezze di margine dalla terzultima.
Non sono molte, ma possono avere un peso specifico notevole, anche perché sono anche in vantaggio per quel che riguarda gli scontri diretti contro l'Empoli. La pausa è giunta al momento giusto per sistemare qualche aspetto e ripartire con rinnovato slancio.

La partita contro il Milan
Mi ha fatto una buona impressione sino allo sfortunato autogol di Gallo. È stato all’altezza dei quotati avversari, segnando due reti e rischiando il giusto in considerazione della cifra tecnica elevatissima a disposizione dei rossoneri. Poi la carambola fortuita che ha permesso ai rossoneri di ridurre le distanze ha cambiato tutto. Nonostante la sconfitta, però, la loro prestazione è stata positiva.
Il giocatore che lo ha impressionato di più
È Krstovic. Con i suoi gol, può trascinare il Lecce nel rush finale del campionato. Ha fame, “sente” la porta. Ha già realizzato dieci reti e ne segnerà altre, tutte pesanti.

Su Berisha e Ramadani
Il primo è giovane ed interessante. Il secondo è un punto fermo della nazionale albanese. In questa stagione nel Lecce sta trovando poco spazio, ma nel campionato scorso è stato tra i protagonisti della salvezza.