Incassi promozione: c'è un abisso tra Serie A e Premier League
IL DATO
Con la finale play-off andata in scena ieri sera all'Arena Garibaldi di Pisa si è ufficialmente chiusa la stagione calcistica di Serie B, che dopo le gioie di Lecce e Cremonese ha premiato anche il cammino del Monza, terza squadra a raggiungere la massima serie.
Nell'ultima settimana di maggio, inoltre, si sono chiusi i discorsi promozione in praticamente tutti i maggiori campionati europei.
Le società che hanno raggiunto i top club del calcio italiano potranno sicuramente togliersi qualche soddisfazione in più in sede di calciomercato, in quanto è chiaro come gli introiti della Serie A siano indubbiamente superiori rispetto a quelli della cadetteria. Ciò non toglie, però che se paragonati a quelli di un altro campionato come la Premier League questi possano apparire una miseria.
LA PROMOZIONE IN SERIE A
La promozione in Serie A - come riportato da Calcio e Finanza - porta ricavi minimi stimati in 26 milioni di euro, senza considerare chiaramente le cifre legate a ricavi da stadio o sponsor.
LA PROMOZIONE IN PREMIER LEAGUE
Essere promossi dalla Championship alla Premier League vale circa 177,3 milioni di euro in più per i club inglesi rispetto alla promozione per un club di Serie B italiana in Serie A. Siamo dunque nell'orbita dei 200 milioni stimati per il raggiungimento dello stesso campionato di Chelsea, United, Liverpool e non solo. Un dato che dipende chiaramente dal valore dei diritti televisivi, che per quanto riguarda la Serie A valgono molto meno rispetto a quelli del massimo campionato inglese.
I numeri illustrano come sia possibile che società come il Leeds United, una volta raggiunto l'olimpo d'Inghilterra, abbiano potuto investire cifre pazzesche in sede di mercato, facendo concorrenza persino a colossi del calcio europeo.
In Italia, invece, la situazione è differente e probabilmente è anche questo uno dei motivi per i quali le neopromosse molto frequentemente fanno fatica a salvare la categoria.