La Juve è cambiata: ecco come il Lecce può fermarla

La nuova Juventus di Tudor contro un Lecce ferito ma vivo. Un’analisi tattica completa del match.
Dai dati che abbiamo analizzato, il cambiamento è netto. Igor Tudor ha trasformato la Juventus in una squadra molto più verticale e affamata. Il baricentro medio è salito da 50.97m a 52.28m, e il valore di PPDA (una metrica che indica quanta pressione si esercita sul portatore: più è basso, più il pressing è efficace) è migliorato sensibilmente, passando da 15.69 a 11.58.
Anche il Field Tilt, ovvero il possesso palla negli ultimi 30 metri, è aumentato (da 60.24% a 65.03%). Segnale che la Juve sta schiacciando sempre di più gli avversari nella propria metà campo. Il pressing non è solo più organizzato, ma è anche accompagnato da una ritrovata intensità nei duelli: i bianconeri vincono molti più contrasti sia offensivi che difensivi, a dimostrazione di un atteggiamento collettivo completamente rinnovato.

Lecce, attenzione ai primi 15 minuti
La nuova Juventus parte fortissimo. Lo ha dimostrato contro Genoa e Roma, dove nei primi minuti ha imposto un ritmo altissimo, cercando di travolgere l’avversario. Il Lecce dovrà resistere in questa fase iniziale: uscire indenni dal primo quarto d’ora sarebbe un primo obiettivo tattico importante.
Rintanarsi per 90 minuti nella propria area, però, sarebbe un errore madornale. Tudor vuole che la Juve giochi uomo su uomo a tutto campo. Lasciarsi soffocare dalla pressione bianconera è il rischio maggiore.
Ma su questo fronte, i tifosi possono stare tranquilli: mister Giampaolo non è un allenatore che imposta le sue partite solo sulla difesa ad oltranza. Allenatore di grande esperienza, con idee propositive e coraggio tattico, ha già dimostrato di voler costruire un Lecce che non rinuncia mai a giocare. Sarà proprio la sua lucidità a guidare la squadra nei momenti più delicati del match.
Costruzione dal basso e pulizia tecnica: le armi di Giampaolo
Mister Giampaolo sa benissimo che per scardinare una squadra aggressiva, serve qualità nella costruzione. Superare la prima linea di pressing juventina significherebbe aprirsi varchi importanti alle spalle, dove giocatori in forma come Tete Morente possono diventare letali.
Krstovic, dal canto suo, avrà un ruolo chiave: dovrà essere bravo a ripulire i lanci lunghi generati dalla pressione juventina, consentendo alla squadra di salire e respirare. Il duello fisico con Renato Veiga sarà uno dei temi della gara.
La chiave? Il centrocampo… ma occhio anche a Vlahovic
Con il nuovo 3-4-2-1 di Tudor, i due trequarti, ovvero Yildiz e Nico Gonzalez sono due figure di primaria importanza. Il forte talento turco tenderà a giocare largo per cercare l’1 vs 1, mentre il numero 11 argentino proverà ad agire tra le linee, costringendo i centrocampisti leccesi a un lavoro di estrema attenzione tattica. Servirà una mediana muscolare, corta e aggressiva. La possibile assenza di Khephren Thuram, ancora in dubbio per un affaticamento muscolare, potrebbe rappresentare un vantaggio concreto: il francese è uno dei principali interpreti del gioco verticale e aggressivo voluto da Tudor.
Ma attenzione anche a Dusan Vlahovic. Il centravanti serbo non sta attraversando il momento migliore della sua stagione, ma gode di massima fiducia da parte del nuovo tecnico. Tudor lo ha più volte elogiato pubblicamente, sottolineando le sue qualità tecniche e fisiche. Proprio per questo, il centravanti serbo è determinato a sbloccarsi e arrivare in doppia cifra in campionato. La sua fame, più che i numeri, può rappresentare una delle armi più pericolose per la difesa salentina.
Obiettivo Champions per la Juve, ma il Lecce sogna la salvezza dei record
La Juventus è ad un solo punto dalla qualificazione in Champions. La motivazione sarà massima, e la spinta dell’Allianz si farà sentire. Ma la storia ci ha già insegnato che il Lecce può farcela. Anche quando nessuno ci credeva.
E quest’anno c’è qualcosa in più: un traguardo storico da inseguire. Mai nella sua storia il Lecce è riuscito a ottenere tre salvezze consecutive in Serie A. Raggiungerla significherebbe scrivere una pagina indelebile nel libro giallorosso. Una motivazione fortissima, che può diventare energia pura in una serata come quella che si appresta a vivere domani il popolo giallorosso.