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I miglioramenti in fase difensiva sono stati i primi ad essere evidenti dall’arrivo di Luca Gotti in poi. L’ex tecnico dell’Udinese, infatti, ha ridato equilibrio ed organizzazione alla formazione giallorossa, parsa troppo in balia dell’avversario negli ultimi mesi con D’Aversa in panchina.

In questa stagione

Nelle prime uscite stagionali, però, questo ordine difensivo sembrava essersi smarrito. Il Lecce aveva preso gol contro il Mantova in Coppa Italian e poi era caduto sotto i colpi di un’Atalanta spietata e cinica, abile a mettere in risalto tutti gli errori compiuti dai difensori e dai centrocampisti giallorossi. 

Contro l’Inter, invece, qualche miglioramento si è iniziato ad intravedere ma alcuni errori individuali hanno costretto il Lecce ad arrendersi ai nerazzurri di Inzaghi, nonostante una gara attenta, nella quale le linee di centrocampo e difesa sono state sempre parecchio strette.

Luca Gotti

Contro il Cagliari

Nel match di sabato scorso si è visto per diversi tratti il Lecce delle ultime 10 partite della passata stagione. Una squadra compatta, capace di soffrire e di difendere in modo organizzato, con tutti gli uomini dietro la linea della palla a protezione della porta giallorossa. 

Gaspar e Baschirotto, giocando insieme con regolarità, stanno crescendo nell’intesa ed anche l’arrivo di Guilbert, giocatore di grande esperienza e carisma, ha dato una grossa mano alla retroguardia salentina. Antonino Gallo, dal canto suo, è rimasta una piacevole certezza rispetto alla passata stagione. 

Ramadani e Pierret, in attesa di vedere anche Coulibaly dal primo minuto, rappresentano ottime soluzioni a centrocampo perché svolgono le due fasi con grande abnegazione. 

Il centrocampista albanese corre per due ma resta lucido fino alla fine, sia negli interventi che nelle giocate. Il francese, da parte sua, tocca il pallone poche volte, gioca spesso di prima e dà anche una grossa mano in fase di ripiegamento. Quando avrà una condizione fisica migliore potrà davvero giocare con questa costanza per 90 minuti.

Due settimane di lavoro

In queste due settimane di lavoro, Luca Gotti dovrà provare a mettere dentro i nuovi. Guilbert, Jean e Bonifazi conosceranno il credo calcistico del mister ed adegueranno le loro caratteristiche all’idea dell’allenatore giallorosso. Da Torino in poi si spera che il mister dei salentini possa avere a disposizione tutte le alternative possibili per schierare chi sta meglio in quel momento. 

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