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Gabriel Strefezza, attaccante brasiliano del Lecce, è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport:

CARRIERA - “Feci dei provini con Palermo e Lazio. Mi ritenevano troppo grande a 18 anni per la Primavera. Mi prese la Spal, il direttore Davide Vagnati ci credette. Feci tanti gol con la Primavera giocando da quinto. E mi notò Leonardo Semplici che mi faceva allenare con la prima squadra e mi fece debuttare in B. Devo tantissimo a Semplici. Poi Juve Stabia dove faccio l’esterno con Caserta. Cremonese, anche lì esterno nel 4-3-3 dove, dopo Mandorlini, arriva Rastelli che mi comincia a dire di giocare più avanti, mi usa anche da falso nove e pure da punta vera. È una prima svolta. Lui lo aveva capito prima degli altri.”

SPAL - “Avevano venduto Lazzari. Vagnati mi dice ‘Semplici ti vuole’. E gioco tanto. Poi lui va via, arriva Marino, ma a un certo punto torna Rastelli e io torno attaccante e faccio dei gol.”

LECCE - “Mi ha portato Corvino. L’allenatore Baroni continua a dirmi che se sto più vicino alla porta segno tanto. Lo ascolto. Coda è il più forte attaccante della B, è sempre ben posizionato, ti mette sempre bene la palla, è furbo e tecnico e fa salire la squadra.”

GOL - “Smetterei pure di far gol pur di andare in Serie A.”

PROMOZIONE - “Abbiamo tutti quanti lo stesso pensiero. È la prima volta che gioco in una squadra così. Forte, determinata.”

CITTÀ - “Mi piace tanto, perché è simile al Brasile: caldo, mare, tifosi appassionati. Però manca un ristorante brasiliano. Quando ero a Ferrara in poco tempo ero a Bologna.”

RIVALI - “La Cremonese è la squadra più difficile che ho incontrato. Benevento, Brescia e Pisa sono forti. E sono tutte lì. Sarà battaglia fino all’ultima giornata.”

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