Walter Sabatini: "Paredes un giocatore sublime. Ma devo dire grazie a Giampaolo perchè..."
Le parole dell'ex direttore sportivo della Roma
Uno dei calciatori più importanti nella Roma di mister Claudio Ranieri è sicuramente Leandro Paredes. Il mediano argentino è uno dei giocatori con maggiore esperienza a livello internazionale tra i giallorossi capitolini, in quanto è Campione del Mondo in carica con l'Argentina, nel mondiale in Qatar del 2022.
Così come successo con Chalanoglu all'Inter, però, anche nel caso di Paredes mister Marco Giampaolo ha avuto un ruolo decisivo nella crescita del mediano ora titolare alla Roma. A riconoscerlo è proprio il DS dei capitolini in quella stagione, Walter Sabatini, grandissimo scopritore di talenti che ha raccontato l'arrivo in Italia e la crescita del calciatore in un'intervista sul canale Youtube di Stefano Gentili, un giornalista di fede romanista. Queste le sue parole:
Come è arrivato Paredes in Italia
Ero in giro in Argentina e andavo a vedere partite delle squadre under 18 e under 17, perchè sono convinto che lì si esprime il vero talento calcistico. Paredes è arrivato in Italia giovanissimo, aveva circa 16-17 anni, ma quando l'ho visto giocare ho notato subito che aveva una balistica sublime, un modo di colpire la palla di interno e di esterno che non si vedeva nei giocatori di quell'età. Così come nel caso di Marquinhos, decisi di portare Paredes in Italia come "operazione supplementare", perchè non avrei mai pensato nemmeno io che potesse giocare sin da subito. Poco dopo il suo arrivo, però, fece un grande gol a Cagliari, e nonostante nel tempo meritasse di avere una carriera più prestigiosa, oggi è comunque un titolare alla Roma.
Quanto è difficile trattare con le squadre argentine
Boca e River, che sono come Juventus e Inter qui in Italia, non sono squadre con cui si può trattare facilmente perchè tendono a proteggere i propri calciatori e, se li vendono, lo fanno solo per cifre importanti. Io ho fatto anche un'altra trattativa con il River Plate, che in Argentina viene considerata come una società ricca, ma in realtà non è così perchè in Argentina nessuno è ricco. Ma Paredes era un ragazzo che valeva la pena portare: lo abbiamo pagato 4-5 milioni.
La sua esperienza con Giampaolo
Arrivato in Italia andò a Empoli in prestito. Lì è stato bravissimo Marco Giampaolo, perchè fu il primo allenatore in Serie A che vide Paredes come regista. Quando lo mandammo in prestito dicemmo all'Empoli che doveva giocare sempre e Giampaolo, che giocava con il regista davanti alla difesa, rispettò l'impegno che prese con me. Non solo lo fece giocare sempre, ma lo adattò in un ruolo che ora è quello suo definitivo (il regista, ndr).