Medon Berisha: il trascinatore della Primavera sulle orme di Gonzalez
PREDESTINATO
L'exploit di Joan Gonzalez è da considerare un crocevia importantissimo del nuovo ciclo del Lecce, quello aperto da Pantaleo Corvino nell'agosto del 2020. L'obiettivo dell'area tecnica è stato sin da subito allestire una Primavera competitiva ma soprattutto protagonista attiva nel progetto prima squadra.
Lo spagnolo è il primo calciatore proveniente dal settore giovanile ad aver esordito in campionato (Burnete lo aveva fatto in un match di Coppa Italia) e il suo debutto è stato studiato per mesi e mesi da dirigenza ed allenatore.
Gonzalez che parte da titolare alla prima di campionato contro l'Inter è un segnale importante: il Lecce crede nei propri giovani e, soprattutto, è capace di attendere e ottimizzare il talento.
Un gioiello da tenere d'occhio è Medon Berisha e Pantaleo Corvino non lo ha nascosto:
“È un 2003, la qualità non ha età: solo il tifoso da bar guarda i nomi e preferirebbe Fabregas a Berisha”.
Un'iperbole utilizzata in conferenza stampa a settembre che rispecchia perfettamente la mentalità dell'esperto uomo mercato, che sarà sicuramente soddisfatto del rendimento di Berisha.
Altri segnali extra-campo sul centrocampista classe 2003 sono arrivati sempre in estate: convocazione nel ritiro della prima squadra con presenze nelle amichevoli, maglia numero 10 della formazione Primavera e chiamata dalla nazionale U21 albanese.
Il profilo di un predestinato, che sul terreno di gioco sta rispettando le aspettative, siglando (da centrocampista, appunto) 4 gol e 2 assist in 12 partite nel campionato Primavera 1, a cui va sommata un'ulteriore rete arrivata in coppa.
Per avere un punto di riferimento, Gonzalez, che ricopriva lo stesso ruolo, concluse la scorsa stagione con 32 presenze, 8 gol e 3 assist. L'ex canterano ora è al servizio di Baroni, è sceso in campo già 16 volte ed è un trascinatore dei salentini in Serie A.
È, infine, un motivo in più per sognare: keep working Medon.