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Nel corso della puntata di Open Var, il designatore della Serie A Gianluca Rocchi ha analizzato il girone di andata della classe arbitrale italiana. Queste le sue parole

Sull'operato della classe arbitrale nel girone di andata

Parto con il fare i complimenti ai ragazzi perchè la giornata di oggi è stata positiva. Permettetemi di fare i complimenti anche a Luca Pairetto, perchè si è trovato a sostituire un collega per un infortunio e preparare una partita così importante in meno di un giorno non è semplice e gli vanno fatti i complimenti perchè ha fatto una partita ottima in un contesto difficile come quello del derby. 

 

Per quanto riguarda in linea generale dico che c'è sempre da migliorare. Io sono per le decisioni prese in campo e chiedo ai miei ragazzi di lavorare sulle decisioni di campo, poi in generale posso dire che abbiamo preso una linea d'intervento che va a punire i reali rigori, i reali falli di gioco e non essere invasivi, portando così risultati positivi

Arbitri a disposizione

In Italia siamo una mosca bianca in questo senso perchè abbiamo un gruppo molto grande, in quanto abbiamo unito i gruppi di A e B e siamo 46 arbitri (47 con Orsato che si è dimesso alla fine della scorsa stagione). 35 di loro hanno fatto almeno una gara di A, e negli altri campionati sono massimo una ventina, e ciò significa avere un uniformità di giudizio che con tanti arbitri è così complesso. 

 

Al tempo stesso questo ci permette come Italia di fare una selezione più importante, perchè oggi un giovane lo posso designare in base alle sue performance in A o B e siamo riusciti a rendere internazionali arbitri molto giovani, che è quello che ci ha chiesto la UEFA

Gli interventi del VAR

Siamo sugli stessi livelli degli anni precedenti. Siamo leggermente calati a livello di OFR (On Field Review) e questo significa che siamo migliorati nelle decisioni di campo, e siamo migliorati anche a livello di ONR. Vero è anche che se questo dato fosse ancora più basso avrebbe un significato diverso, ma è un numero medio e siamo soddisfatti

Var

Sui rigori assegnati

La mia filosofia è quella di eliminare i “rigorini”, è chiaro che però quello che percepisci in campo può essere diverso da quello che si vede fuori. Siamo più o meno al livello delle altre leghe, è chiaro che la Premier League è un riferimento particolare, ma ha una diversa filosofia culturale ed è difficile avvicinarsi. 

 

Ma siamo molto simili alle altre competizioni europee, e questo è il nostro obiettivo, perchè noi abbiamo tante squadre che giocano in Europa ed è molto più facile sia per gli arbitri che per le squadre

La gestione del gruppo

Questa è la cosa più difficile di tutte. Siamo tanti e alcuni rischiano di rimanere fermi per tanto tempo. La cosa migliore sarebbe tenerli sempre in campo e chi fa bene cerco di farlo uscire anche la domenica dopo. 

 

Il discorso di far girare gli arbitri lo faccio perchè bisogna dare una chance a tutti e quindi quando un arbitro fa bene è giusto impegnarlo su partite più importanti.

Più contento del VAR o degli arbitri?

Il VAR lavora su una filosofia diversa, è più oggettivo ed è più difficile uniformarsi sulle decisioni, perchè noi non dobbiamo fare assolutamente i moviolisti, ma quando sei davanti a un monitor tu analizzi l'immagine come se fossi davanti a un tecnico. Non fare la moviola comporta fare interventi che siano realmente importanti come quello sui calci di rigore. 

 

Il VAR ci sta dando una grande mano nei gravi falli di gioco, dove avevo chiesto grande severità a inizio stagione e adesso li abbiamo quasi abbattuti. Questo dato è importante anche per la salute dei giocatori che rischiano di saltare tante partite per infortunio

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