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Fabio Lucioni è il capitano del Lecce di Marco Baroni ed è il leader difensivo di questa squadra. Il centrale le ha giocate quasi tutte e in questa stagione sembra ancor più concentrato sull’obiettivo rispetto al passato, forse consapevole di non aver ancora troppe chance per puntare alla promozione in Serie A nella sua carriera.

Oggi il difensore giallorosso tornerà nella sua Terni, la città nella quale è nato e giocherà contro la società nella quale è cresciuto. In totale Lucioni ha disputato 14 presenze tra Serie B e C1 con le Fere in due stagioni e mezzo, dal 2005 al gennaio del 2008, prima di tornare nel 2009 ed essere messo fuori rosa fino al mercato invernale. 

I suoi trascorsi con la Ternana, dunque, non sono propriamente felici ma quell’esperienza gli è servità anche per crescere, maturare e diventare il calciatore che è adesso. Dopo Terni ha vinto tanto con le maglie di Reggina, Benevento e Lecce, conquistando anche due promozione in Serie A da assoluto protagonista.

Durante il periodo di lockdown nel marzo del 2020 ha parlato, in un’intervista rilasciata al club giallorosso, del suo passato e di quanto l’avventura con la maglia della Ternana sia stato fondamentale anche per permettergli di cambiare ruolo e spostare più indietro il suo raggio d’azione. 

“I miei inizi sono come centrocampista. Poi un giorno, quando ero negli Allievi della Ternana, un tecnico mi disse che arretrando dieci metri sarei diventato calciatore. E così è stato, perché probabilmente in mezzo al campo avrei fatto meno strada”.

La partita di oggi, quindi, sarà particolare per Fabio Lucioni ma il capitano non si lascerà trascinare troppo dalle emozioni. Il Lecce ha bisogno di ottenere tre punti preziosi per il suo campionato e lui sarà lì, pronto come sempre a lottare per questa maglia e questi colori, che ormai sono diventati anche quelli del suo cuore. 

 

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