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Il ritorno di Panaleo Corvino nella dirigenza giallorossa, ha segnato per il club l'inizio di un ciclo vincente e pieno di successi. La politica d'investimento dei giovani e i bilanci in perfetto ordine, rappresentano un mantra d'indiscussa obiezione all'interno della società che viene, giornalmente perseguito con efficienza e puntualità, rendendo il progetto giallorosso un modello d'ispirazione per le altre realtà di questo sport.

La vittoria dello Scudetto Primavera di un anno fa è stata la ciliegina sulla torta: la conferma di un operato che ha avuto i suoi frutti, la continuazione di un percorso (iniziato diversi anni prima) da parte di un direttore esperto e navigato che continua a sapere il fatto suo, scoprendo nuovi talenti, lanciando nel calcio che conta nuove promesse, pronte a dire la loro e ad affermarsi nella storia di questo sport. 

Quest'anno il Lecce è riuscita a completare il campionato di Serie A raggiungendo l'obiettivo della salvezza con tre turni di anticipo, impiegando giocatori del proprio vivaio pronti a fare il salto di qualità.

Patrick Dorgu rappresenta la prova lampante di questo straordinario percorso di crescita, ricerca, lavoro ripagato ma non è l'unica stella a brillare e i fatti lo dimostrano. L'ennesima Corvinata si chiama Medon Berisha che, assieme al compagno danese, è pronto a brillare nel campionato che verrà, ritagliandosi un ruolo da protagonista nel nuovo ciclo targato Luca Gotti.

Un compito intrigante per l'allenatore veneto che avrà una posizione determinante nel percorso di valorizzazione del ragazzo il quale, dopo sole 7 apparizioni nell'ultima stagione disputata e la convocazione con la sua Albania nell'ultimo Europeo in Germania, avrà l'opportunità di esprimere al meglio le sue qualità con un rendimento più elevato e una posizione, certamente, più centrale all'interno dello scacchiere titolare. 
 

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