Baroni: "Poche parole e lavoro: il tifo aumenta il nostro senso di responsabilità"
Mister Baroni ha parlato alla vigilia di Lecce-Sassuolo
Mister Baroni ha parlato alla vigilia di Lecce-Sassuolo.
IL MOMENTO
"In questa settimana abbiamo avuto qualche giorno in meno di recupero rispetto al Sassuolo, ma abbiamo lavorato bene. Umtiti ieri ha recuperato ed è a disposizione. Ok anche Persson, rientrato oggi.
Il Sassuolo non c'entra niente con questa classifica. Negli ultimi anni ha fatto più di 50 punti, ha una società strutturata che ha speso 60 milioni in estate. È ben allenata e ha da anni un'identità di palleggio. È un avversario che non c'entra con questa classifica e ha giocatori qualitativi. Lo sappiamo e per questo dobbiamo fare una prova di ulteriore crescita. Si parla tanto, forse troppo, però bisogna rispondere sul campo. Poche parole e lavoro".
LE SCELTE
“Io non guardo mai assenti, classifica e avversario successivo al prossimo. La squadra deve pensare all'oggi. Abbiamo una meta e sappiamo come arrivarci. Sono contento delle prestazioni di alcuni giocatori rientrati. Alle volte tolgo un giorno libero perchè è importante lavorare per i giocatori meno utilizzati; loro si incazzano ma io li spiego che avranno il loro momento e se si allenano forte poi vanno bene in campo. Ho delle ore per valutare in merito alla formazione”.
LA CRESCITA
“Io non celebro me stesso. Alla prima di campionato con l'Inter eravamo in grande difficoltà, poi ci siamo costruiti. Abbiamo scelto profili giovani e abbiamo avuto il tempo di farli crescere grazie alla loro disponibilità. Il risultato di squadra è risultato di crescita individuale”.
BERARDI
“Lo vorresti sempre nella tua squadra. È uno stimolo ancora in più. Ho presentato la squadra avversaria, ma è nota insomma. All'andata lui ruppe la parità con una giocata da grande campione.
Su Berardi ci vorrà grande attenzione, ma non solo da chi giocherà nella sua zona".
SOLD-OUT
“Ho sempre cercato l'entusiasmo della piazza. Conosciamo la nostra gente, che fa sacrifici, si sposta, ma sa da dove proviene. È una cosa sempre detta alla squadra. Ci fa piacere questo. Io sono contento ma ciò aumenta il mio senso di responsabilità verso i tifosi che spendono soldi. Questo è il mio compito: ricordare ai ragazzi gli sforzi che fa questo territorio”.
COMPLIMENTI
“Io leggo poco. Un allenatore deve staccarsi dalle critiche e dai momenti positivi. Spesso la gratificazione ti fa scendere, invece noi dobbiamo salire. Guai a perdere di vista l'obiettivo: questo è un campionato difficilissimo. Non possiamo assolutamente perdere di vista il percorso. L'atteggiamento non può mai mancare".
PANCHINA D'ARGENTO
“È andata a Pecchia che ha fatto un grande lavoro a Cremona. Sono sereno e guardo quello che è il domani. È ormai un ricordo, ci teniamo tutti a scrivere pagine di storia importanti ma guardiamo al domani”.