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Nella trascorsa domenica di serie A hanno brillato due stelle: Jordan Veretout e Dusan Vlahovic. Il primo è stato grande protagonista della vittoria della Roma in casa contro l’Udinese, il secondo, invece, malgrado la sconfitta della Fiorentina, ha dato continuità al suo magic moment realizzativo trovando nuovamente la via della rete. Cos’hanno i due in comune? Semplice: entrambi sono stati una scoperta di Pantaleo Corvino. L’attuale responsabile dell’area tecnica del Lecce, nell’estate del 2017, quando era direttore generale della Fiorentina, ebbe l’intuizione di andare a pescare in Francia per rinforzare il centrocampo della viola. Versò nelle casse del Saint Etienne una cifra pari a 7 milioni di euro per acquisire il cartellino del promettente Veretout, un centrocampista moderno, in grado di ricoprire tutti i ruoli del centrocampo. L’investimento si rivelò ben presto vincente, con il centrocampista classe ’93 che fu in grado di totalizzare 8 reti in 36 presenze alla sua prima stagione in serie A. Veretout ha fruttato una plusvalenza importante alla Fiorentina, che dopo due stagioni lo ha ceduto alla Roma per 17 milioni di euro più bonus. Con il gol segnato all’Udinese la scorsa domenica, il centrocampista è entrato nella storia della società capitolina diventando il miglior marcatore francese della Roma con 15 reti in maglia giallorossa. Rispetto alla valutazione con cui Corvino lo portò in Italia, il suo valore attuale è almeno quintuplicato. Fra gli attuali pezzi pregiati della Fiorentina, lasciati in eredità da Corvino alla viola, spicca il centravanti Dusan Vlahovic. L’attaccante serbo classe ’00 ha già siglato 8 reti in questo campionato, ben 7 da dicembre in poi. Vlahovic fu portato a Firenze da Corvino, assieme al difensore Nikola Milenkovic, in una doppia operazione dal Partizan Belgrado. Il costo? Complessivamente 6,5 milioni: 5 per Milenkovic e 1,5 per Vlahovic. I due, attualmente, valgono come non meno di dieci volte l’investimento iniziale di Corvino. Veretout, Vlahovic e Milenkovic: tre top player della serie A, tre scommesse vincenti simbolo della lungimiranza del dirigente salentino.
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