Porto Cesareo, barca in balia del mare: esplodono un razzo rosso. Salvi grazie alla Capitaneria
Sono state ben 52 le segnalazioni in questi ultimi giorni. Particolare quella che si è venuta a creare nella marina salentina
Sono state ben 52 le segnalazioni che hanno raggiunto la Capitaneria di porto di Gallipoli nel corso dell’ultimo fine settimana, contraddistinto da caldo intenso e notevole affluenza di turisti, fra cui richieste di assistenza sanitaria per persone colte da malore o per la ricerca di bambini sfuggiti al controllo dei familiari.
Il caso di Porto Cesareo
Particolare, però, è stata la situazione che si è venuta a creare a Porto Cesareo, dove, domenica sera, si è avuta necessità di soccorso per gli occupanti di una piccola imbarcazione da pesca. Era rimasta in balia del mare a seguito di un’avaria al motore in prossimità della costa di Porto Cesareo.
Data la situazione, l’equipaggio ha ritenuto di esplodere un razzo rosso che ha illuminato il litorale cesarino e che è stato avvistato dai numerosi turisti presenti sul litorale. Così, è subito salpata dal porto di Gallipoli la motovedetta Cp848, preposta al soccorso 24 ore su 24, ma a recuperare i malcapitati, alla fine, è stato un militare presente in zona. Avvistato il segnale e sotto il coordinamento della sala operativa, si è recato sul punto con un’imbarcazione messa a disposizione dal personale dell'Area marina protetta.
Controlli generali
Sul fronte dei controlli generali, invece, numerose sono state le infrazioni rilevate e, di conseguenza, le sanzioni comminate, per circa 11mila euro. Fra le altre cose, in mare, sono state individuate un’imbarcazione che svolgeva abusivamente l’attività di noleggio e un’altra priva di copertura assicurativa, che è stata posta sotto sequestro. Ai proprietari sono state elevate, rispettivamente, una sanzione di 3mila e 700 e una di 800 euro.
Tra Porto Cesareo e Nardò, infine, sono state poste sotto sequestro trenta attrezzature balneari che occupavano abusivamente 250 metri quadri di spiaggia libera ed è stato contestato l’uso difforme della concessione demaniale marittima a uno stabilimento balneare che nella notte di sabato era stato trasformato in una discoteca.