Fino alla fine serviranno tutti, anche chi ha giocato di meno
Eugenio Corini, tecnico del Lecce, ha trovato finalmente la quadratura del cerchio ed i giallorossi adesso si esprimono come una grande squadra.
Nelle ultime settimane l’ex allenatore del Brescia non ha cambiato molti interpreti in campo, affidandosi alle certezze maturate nel tempo. Con sei giornate da giocare, tutte concentrate in un mese, i giallorossi però avranno bisogno di una rosa lunga, capace di sopperire ad eventuali infortuni e squalifiche.
Oggi, quindi, vogliamo parlare di quei giocatori che ultimamente, per diversi motivi, non hanno trovato molto spazio, nonostante abbiano la qualità per giocare in questa categoria.
Kastriot Dermaku, Marco Calderoni e Luca Paganini, ad esempio, sarebbero dovuti essere 3 titolari nelle gerarchie iniziali di mister Corini, ma alla fine hanno giocato poco, i primi due pochissimo, a causa di diversi problemi fisici mai guariti del tutto. Il centrale albanese ha subito diverse ricadute, mentre il laterale friulano è stato fermo a lungo a causa di un problema al polpaccio, ora forse finalmente risolto.
Leonard Zuta e Mariusz Stepinski, invece, hanno trovato meno spazio nelle ultime gara, anche per via dell’ottimo rendimento di chi li ha sostituiti, ma non per questo non potranno dare il loro solito contributo da qui alla fine del torneo.
Infine, Boban Nikolov e Guven Yalcin, acquisti del mercato di gennaio, hanno trovato qualche difficoltà nell’inserimento in un calcio completamente diverso da quello al quale erano abituati ma hanno già mostrato, seppur a sprazzi, le loro qualità e non vedono l’ora di avere la possibilità di far capire a tutti il loro valore.
Insomma, il Lecce è chiamato allo sprint finale e nessuno deve sentirsi tagliato fuori perché questa squadra è diventata gruppo grazie al contributo dell’intera rosa.