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‘La pentola sta bollendo, tenetevi pronti. Mi sono fatto un regalo per San Pantaleo’. E’ stata la dichiarazione del Responsabile dell’Area Tecnica del Lecce, Corvino, che un paio di giorni fa ha scosso dalle fondamenta il popolo giallorosso infuocando, di fatto, il calciomercato. Ma chi si aspettava un nome altisonante o un elemento di estrema esperienza per la massima categoria che il club di Via Costadura si appresta ad affrontare è rimasto deluso. Il colpo, però, resta. E sembra essere davvero di caratura: grazie ad una felicissima intuizione, il Lecce si è assicurato, a titolo definitivo, le prestazioni di Daniel Samek, centrocampista ceco di 18 anni, da moltissimi addetti ai lavori ritenuto la più fulgida promessa della sua nazione. Sulle tracce del talento proveniente dallo Slavia Praga c’erano diversi club di tutto il mondo (si era parlato, in passato, di un potenziale interesse del Liverpool), mentre in Italia è stato di recente un obiettivo della Sampdoria. A spuntarla è stato proprio la società salentina, la quale crede fortemente in lui, come testimonia l’investimento da quasi due milioni di euro avanzato per la sua acquisizione e l’offerta di un contratto di 4 anni al calciatore. Samek si aggregherà alla prima squadra condotta da Marco Baroni, ma potrà essere contemporaneamente impiegato anche in Primavera 1, vista la sua giovanissima età, in una porzione di campo che lo potrà vedere assieme ad un altro elemento promettente (e suo coetaneo) come Catalin Vulturar.

 

Daniel nasce il 19 Febbraio 2004 a Chaloupky, un piccolissimo paesino incastonato nel cuore della Repubblica Ceca. Come tanti suoi coetanei, comincia prestissimo a tirare i calci al pallone. Ma lui è diverso: ha un talento particolare, che la famiglia intuisce subito e che va coltivato ed affinato. Così, a sei anni, il piccolo Daniel compie il tragitto di otto chilometri che divide casa sua dal centro d'allenamento del Hradec Králové, società che lo tessera con entusiasmo. Dopo un inizio entusiasmante – soprattutto per lui, costantemente buttato nella mischia con altri bambini ma più grandi di lui, per quanto è ritenuto un ragazzino così valido - Samek è intenzionato a lasciare il calcio: la sua indisciplina è fortemente limitante, non gioca per la squadra e non rispetta i dettami del suo allenatore, Ladislav Broz, che è un uomo di calcio vecchia scuola che non tollera l’evasione delle regole di base. Gli balena in testa l’idea di abbandonare tutto e passare al floorball (un tipo di hockey universale), ma poi torna su suoi passi e, con grande impegno e forza di volontà, riprende il suo percorso di crescita. Così, matura rapidamente e comincia a far parlare di sé a tal punto che lo scout Milan Šimůnek e il capo allenatore delle squadre giovanili dello Slavia Praga, Miroslav Beránek, decidono di puntare su di lui e di portarlo nella capitale, nel settore giovanile dei Sešívaní. I due restano colpiti dall’intelligenza del giovane Daniel nelle letture delle fasi di gioco a soli 14 anni.

Gli albori, in un club di quel blasone, non sono facili: Daniel cova un talento interessante, ma non spicca tra i suoi coetanei. La sua determinazione e la passione per il gioco, però, lo portano passo dopo passo a diventare uno dei migliori giocatori della sua età.

Samek si sposta nella sezione principale del settore giovanile dello Slavia Praga nel 2018, in qualità di difensore centrale. Viene aggregato alla selezione Under 17 per la stagione in corso. Dall’anno successivo, passa alla formazione Under 19, trovando impiego in un contesto nel quale si trova ad essere abbondantemente sotto età (ha solo 15 anni). Contemporaneamente, sposta il suo raggio d’azione più in avanti, diventando un centrocampista centrale arretrato, seguendo un po' la stessa evoluzione intrapresa da un altro giovanissimo calciatore attualmente in giallorosso, Joan Gonzalez.

Nel corso dell’annata 2020/2021, fra agosto e ottobre, Samek cresce in altezza di ben 12 centimetri e prende parte (da titolare inamovibile) a 8 match con la formazione Under 19 impegnata nella Dorostenecka Liga (ovvero, l’equivalente della nostra Primavera 1). Le sue qualità, però, sono troppo promettenti e, soprattutto, quasi ‘sprecate’ per essere impiegate solo nel settore giovanile del club della capitale. Così, a partire dalla seconda metà del 2020, Daniel viene costantemente monitorato dall’head coach, Jindřich Trpišovský, il quale lo convoca in prima squadra spesso, facendolo esordire fra i ‘grandi’ in occasione dell'incontro di Coppa nazionale del 3 Marzo 2021 vinto per 10-3 contro lo Slavia Karlovy Vary. In questa occasione, diventa il giocatore più giovane nella storia del club, nonché il terzo giocatore più giovane di una competizione professionistica ceca (dietro a Václav Kadlec e Adam Hložek), ad esordire. ‘È un calciatore box-to-box, in grado di giocare da un’area all’altra. Non ha paura di correre rischi quando ha la palla tra i piedi e gioca a testa alta. Ha una grande visione di gioco e sa fare le scelte giuste, oltre a saper cambiare il ritmo a seconda delle situazioni. È l'esempio perfetto di crescita di un calciatore. Si è allenato con noi per la prima volta durante lo stop per il Covid. Se ripenso a quel momento e lo rivedo oggi è un calciatore completamente diverso. Ha grande potenziale e non è un caso se lui è l'unico della sua età ad essere in prima squadra, mentre i suoi coetanei sono in prestito o nello Slavia B. Ha qualcosa che gli altri calciatori della rosa non hanno. Ho provato altri giocatori prima di lui nella mia lunga esperienza e non è andata sempre bene. Ci saranno ostacoli nel percorso di Daniel, ma lui è un ragazzo molto intelligente. Quello che sorprende è la sua tranquillità: non sente mai la pressione, indipendentemente se sta giocando una partita contro la formazione B o una sfida cruciale in Europa a Berlino. È sicuro di sé’, confessa il suo allenatore in un’intervista.

Nel maggio seguente, Samek debutta anche in campionato, nelle ultime due sfide (contro lo Jablonec e la Dynamo Ceske Budejovice) che accompagnano lo Slavia Praga alla conquista del suo settimo scudetto della sua storia. Si tratta del suo secondo successo di squadra, dopo la vittoria della Coppa della Repubblica Ceca.

Nel corso della stagione 2021/2022, Samek prende parte a 19 gare di campionato (di cui 11 dal primo minuto, per una media di 50 minuti giocati a match), segnando 3 gol (il primo è datato 23 agosto 2021, nel match vinto per 4-0 in casa sul Banik Ostrava), regalando 3 assist e subendo un’ammonizione. La gioia della prima marcatura con la maglia dello Slavia Praga è ancora un ricordo indelebile per Daniel, soprattutto grazie ai festeggiamenti a lui riservati al termine della gara da parte dei suoi compagni di squadra.

 

A fine anno, annovera nel suo score anche due presenze nella Coppa della Repubblica Ceca, una presenza in Europa League (in occasione della partita di andata dei preliminari per l’accesso alla competizione del 19 agosto scorso, giocata in casa contro il Legia Varsavia e terminata 2-2) e ben sei presenze in Conference League. Inoltre, a inizio annata ha disputato 5 gare con la formazione B del suo club. In totale, con la maglia biancorossa dello Slavia Praga, Samek ha disputato 44 partite (di cui 8 con l’Under 19, 5 con la formazione B e 31 con la squadra principale), realizzando 3 reti e fornendo 4 assistenze. Il tutto a 18 anni, da poco compiuti.

Prima del passaggio al Lecce, per tutto il mese di luglio di quest’anno, Daniel Samek ha svolto un periodo ‘in prova’ al Mlada Boleslav, altro club ceco militante nel massimo campionato: dopo aver svolto lì la preparazione, ha giocato solo una sfida amichevole contro l’FK Varnsdorf, mentre è rimasto in panchina in occasione del match perso contro il Torino per 2-0 dello scorso 19 luglio.

Samek ha rappresentato la Repubblica Ceca a diversi livelli giovanili, vestendo anche il ruolo di capitano in più occasioni e formazioni. La sua trafila con la maglia della nazionale comincia il 29 Aprile 2019, con la selezione Under 15 (con la quale ‘chiude’ la sua parentesi di impiego con 10 gare all’attivo); poi, mette a referto 10 partite (con 2 marcature) con l’Under 16, 3 gare con l’Under 18 e 7 match con l’Under 19. Attualmente è monitorato sia dallo staff della selezione nazionale Under 20, sia dall’entourage della nazionale maggiore, in vista di una sua possibile convocazione (e conseguente debutto) nel prossimo futuro.

La costante crescita, quasi fuori dall’ordinario, e le prestazioni di Samek in campo nazionale e internazionale non sono certamente passate inosservate a molti esponenti di spicco del calcio europeo. Tra coloro che lo hanno apprezzato dal vivo c’è anche Stefano Torrisi, ex calciatore di Parma, Bologna e Atletico Madrid. L'ex difensore, che vive a Praga da 11 anni, ha un’agenzia di scouting, la Football Scout & Intermediary, e continua a operare nel settore attraverso la ricerca di talenti in giro per l'Europa da proporre ai club di tutto il Vecchio Continente. Sbocciato letteralmente a pochi passi da casa sua, Torrisi è rimasto folgorato da Samek: ‘Esattamente un anno fa, mi fu segnalato da Di Napoli, osservatore italiano che vive a Praga, che lo teneva d'occhio fin dalle giovanili. Ad agosto era già pronto per fare un percorso in una prima squadra: l’ho suggerito due club italiani, Bologna ed Atalanta, ma non se n'è fatto nulla. Ero allo stadio in occasione del suo debutto europeo contro il Legia Varsavia: mi ha favorevolmente impressionato perché ha esordito con grande autorità. E’ un calciatore di piede destro ma con qualità: ha un grande senso della verticalizzazione, si inserisce in area, va al tiro, sta imparando anche la fase difensiva. Parliamo di un 2004, fisicamente ben strutturato. Come caratteristiche può ricalcare il percorso di Tomáš Souček: è meno dinamico di lui, ma ha più qualità. Ha delle potenzialità incredibili, che si adattano perfettamente ai campionati europei. Lo ritengono un centrocampista moderno, cioè uno di quelli che lavorano in 80 metri, che sanno attaccare, difendere, dribblare e verticalizzare. L’ho sempre visto fare la mezzala, sia a destra che a sinistra. Oggi quel ruolo può esaltare le sue qualità fisiche e tecniche, ma non escludo in un futuro che possa giocare in un centrocampo a due, perché ha gamba, forza e letture di gioco importanti’.

Il ritratto di Daniel Samek secondo Football Manager 2022 descrive quella che è una giovane promessa del calcio e un potenziale campione nel futuro. Si tratta di un centrocampista difensivo di 184 centimetri d’altezza con un peso forma di 80 chilogrammi, di piede destro e di personalità equilibrata. Il suo ruolo predominante è quello del mediano incontrista, sebbene possa essere schierato anche come centrocampista difensivo, come centromediano metodista, come secondo mediano in un centrocampo basso a quattro, oppure come regista arretrato. Inoltre, ha nelle sue corde la capacità di poter essere impiegato, in caso di emergenza, anche come difensore centrale – abile a far partire la costruzione della manovra e l’impostazione di gioco – o come braccetto di difesa.

I pro di Samek, secondo il videogame manageriale, sono molteplici: è un elemento che si adatta benissimo alla maggior parte della rosa, ha l’estrema capacità di trovarsi al posto giusto nel momento giusto, è considerato un giocatore tecnico, è in grado di giocare con versatilità in un paio di ruoli, è bravo in marcatura e potrebbe migliorare moltissimo in futuro. D’altra parte, i suoi punti di debolezza sono da ricercarsi in una certa mancanza di determinazione – la quale potrebbe frenarlo in certe situazioni – e nel fatto che, in alcuni contesti, dovrebbe dare più consistenza al suo gioco.

La migliore qualità di Samek è da ricercarsi nel suo senso della posizione (15/20). Un’altra dote importante è quella dell’impegno. Forza, capacità decisionale, qualità dei passaggi ed efficacia dei contrasti sono altre peculiarità molto valide. Sa dribblare, gestire la palla con controllo e ha un buonissimo intuito. Ovviamente, deve crescere molto, soprattutto nella velocità, sui cross e nel movimento senza palla, oltre che diventare più agile e leggermente più determinato.

 

Le qualità di Daniel Samek secondo Football Manager 2022

 

L’abilità attuale di Daniel Samek secondo Football Manager 2022 è di 48/100 (anche se molto probabilmente non rispecchia l’effettivo valore del calciatore che è oggi, in quanto si tratta di una valutazione che tiene conto solo marginalmente della crescita da lui intrapresa nel periodo successivo alla pubblicazione del videogame manageriale), mentre quella potenziale potrà – se la sua carriera spiccherà il volo nei prossimi anni – toccare un range compreso fra 71/100 e 80/100.

Che tipo di giocatore è Daniel Samek? Lo confessa lui stesso: ‘Il mio ruolo preferito? Dipende dall'avversario e dal mio compagno di reparto. Se ha caratteristiche più difensive posso spingermi in avanti e creare qualche pericolo. Ma il mio compito principale resta quello di difendere. Gli allenatori sanno che ho le qualità per giocare la palla e sono in grado di creare azioni pericolose. Per me è importante che mi incoraggino a fare questo. Se faccio un errore, mi devono sostenere piuttosto che arrabbiarsi con me. Credo che sia decisamente meglio provare a fare qualcosa e sbagliare piuttosto che non fare nulla. Mi sento più forte in alcune fasi di gioco e sto accumulando sempre più esperienza. Sono più maturo, ma devo migliorare ancora in ogni aspetto perché ho ancora tanta strada da fare. Si ispira a Frenkie De Jong, calciatore a cui è stato accostato da alcuni addetti ai lavori per la somiglianza delle sue giocate, seppur con opportune distinzioni legate sia alla differente età sia alla maggiore esperienza accumulata dal centrocampista blaugrana fino ad adesso.

Di lui, il nostro Davide Mandorino – che ha visionato diverse partite in contesti differenti, analizzando i suoi movimenti e le sue giocate – dice: ‘E’ un giovane centrocampista molto molto interessante, dalla struttura fisica importante, dotato di buona resistenza aerobica e di forza. È un giocatore duttile, in grado di disimpegnarsi sia come mediano che come mezzala. Palesa qualità tecniche e tattiche che gli permettono di costruire gioco, ma anche di ben figurare in fase di non possesso. Interessanti sono le sue giocate filtranti in zona di rifinitura, altra caratteristica per la quale dimostra di avere le carte in regola per fare il tuttocampista. Nelle sue apparizioni in Conference League ha fatto vedere che la sua giovane età non è un problema, facendo giocate di personalità che hanno messo in difficoltà giocatori di livello europeo ben più navigati di lui. Profilo da tenere davvero d'occhio, soprattutto in prospettiva futura’.

La stessa impressione è confermata da Footballtalentscout.net, che lo pregusta già in un top club europeo e lo paragona addirittura a Casemiro: ‘Daniel è un calciatore con una struttura muscolare importante, ben definita ed equamente bilanciata tra arti superiori ed arti inferiori. Forte fisicamente, è in grado reggere ai contrasti duri, grazie alla potenza espressa dalle sue gambe. Inoltre, è dominante nel gioco aereo, in cui è quasi impossibile batterlo. Non particolarmente rapido e veloce, compensa tali lacune con un’ottima abilità nella difesa del pallone grazie al suo imponente fisico, oltre che a qualità tecniche e conoscenze tattiche di caratura. Samek è un centrocampista completo con doti sia di impostazione che di interdizione. Dal punto di vista dell’impostazione è un regista sopraffino con visione di gioco sia sul lungo che sul corto, soprattutto per la sua capacità di tagliare le linee di pressione avversarie con traccianti verticali, ma anche di giocare palloni di assoluta precisione dalla zona della trequarti. Dotato di un destro molto educato, sa anche esprimersi in buona conclusione dalla distanza, sebbene sia un fondamentale ancora da affinare. Daniel riesce a coprire un’ampia porzione di campo, nella quale domina grazie alle sue letture di gioco e alla sua intelligenza nel posizionamento. Inoltre, il suo atteggiamento mentale gli permette di gestire la pressione senza particolari patemi.

Wyscout, invece, evidenzia i suoi passaggi chiave (1,63 a partita), i suoi second assist (0,25 per gara), il numero di passaggi intercettati (9,84 per match) e il numero di contrasti vinti (69% dei 6,03 duelli difensivi approcciati in ogni incontro). 

Il tesseramento di Daniel Samek testimonia come la visione (e la tendenza a lungo termine) del Lecce verso l’inclusione in squadra di giocatori sì giovani, ma di estremo talento sia la via da perseguire e su cui perseverare. Nel caso specifico, le sensazioni positive sono molteplici, perché i giallorossi rischiano davvero di avere fra le mani un talento da far prepotentemente sbocciare nel prossimo futuro: auspichiamo davvero che il ragazzo trovi, nel Salento, il terreno più fertile nel quale crescere, migliorarsi ed affermarsi definitivamente sul palcoscenico calcistico continentale. Le (entusiasmanti) premesse ci sono tutte.

Vítejte, Daniel!

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