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Dov'è la verità? 
 

Probabilmente le responsabilità sono di tutti ma la caccia al colpevole non aiuta nessuno.
Gotti schiera il Lecce con due punte, rispolverando Oudin esterno destro con Rebic dietro a Krstovic nelle intenzioni, in realtà al suo fianco.

Il buco in mezzo quando la Fiorentina entra in possesso della sfera è evidente sin dalle primissime battute della gara, così come i ritardi di Oudin sulla fascia destra; i due slavi non aiutano in fase di non possesso e da lì si sono infilati continuamente i viola che hanno fatto male centralmente ma anche sovrapponendosi sul lato destro. 

Quello che ci viene in mente subito è che questa squadra, visto il periodo che sta vivendo, non è in grado di supportare le due punte, ma era stato chiaro già in altre occasioni. 
 

Inoltre schierando insieme Rebic, Krstovic ed Oudin non può mettere in campo quell'arma che è la pressione alta, quel rubare palla e ripartire, quell'intensità che in altre occasioni ha costretto gli avversari a sudare prima di arrivare dalle parti di Falcone. 
Accettando la sfida sul piano prettamente tecnico ed a ritmi bassi ci si mette nella bocca del lupo senza alcuna possibilità di uscirne vivi.

L'espulsione di Gallo ha complicato ancora di più le cose ed abbiamo assistito ad un secondo tempo inutile se non per alterare ulteriormente gli animi dei tifosi e deprimere i calciatori.

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