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L'intervista

Il classe 2002 ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport, parlando del precampionato vissuto con il nuovo Milan di Fonseca e della voglia di riscatto nell'Empoli.

Col Milan non dovevo nemmeno partire, c’era già l’Empoli in ballo. Ho giocato con libertà e mi sono divertito. E ho visto da vicino la punta in assoluto più forte dei nostri tempi: Erling Haaland. Ha addosso una specie di aura, quando prende palla senti che a breve segnerà. Sembra un robot.

Colombo

Poi spiega la scelta estiva di andare in Toscana e le motivazioni che lo accompagneranno questa stagione:

Siamo partiti bene, ma cosa più difficile è continuare quando la palla scotterà di più. Anche a Monza ero partito così e poi non è finita nel migliore dei modi. 

Empoli è una rivincita per me, un’opportunità per dimostrare a me stesso che ho capito gli errori. Li ho scelti perché li ho visti proprio convinti. Io avevo bisogno di risentirmi importante.

Infine parla del suo idolo da bambino:

Cristiano Ronaldo. Mi ha sempre affascinato il fatto che a ogni partita decisiva ci fosse il suo nome sul tabellino.

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