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Il salto di qualità. Gabriel Strefezza lo ha detto in conferenza stampa dopo la sfida contro il Brescia ieri. Merito suo, che finalmente ha imparato ad essere determinante, merito di Baroni, che lo ha schierato da esterno d’attacco, e merito anche della dirigenza giallorossa, che in estate ha deciso di puntare su di lui, investendo una cifra che adesso sembra poca cosa rispetto al reale valore del ragazzo.

Gabriel ha segnato un gol da urlo, il dodicesimo del suo fantastico campionato. Ha preso palla sull’esterno, si è accentrato, ha toccato il pallone per sistemarlo perfettamente sul suo sinistro ed ha scaricato una botta imparabile, con Joronen che ha provato ad allungarsi senza risultato.

Nel finale di gara avrebbe anche potuto raddoppiare il punteggio, ma la sua conclusione si è spenta a lato di poco, insieme alle speranze dei tifosi giallorossi di vincere la partita.

Per tutta la gara, però, è stato un pericolo costante per la difesa delle Rondinelle, che non è mai riuscita a prendergli le misure. Tunnel, serpentine, tocchi di suola e passaggi illuminanti, tutte giocate utili, con il giusto bilanciamento tra spettacolo e concretezza. 

Gabriel merita la A, il Lecce merita che lui la giochi con la maglia giallorossa addosso. Cosa fare allora? Semplice, ci sono ancora 9 gare da disputare e vincere per realizzare due sogni giganteschi. 

Il primo è quello del brasiliano, che non vede l’ora di calcare nuovamente il palcoscenico della massima serie, dopo la sua esperienza con la Spal. Il secondo è quello del popolo salentino, che vuole godersi il suo gioiello contro le grandi del calcio italiano. 

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