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Nelle ultime ore il calciatore del Lecce Ylber Ramadani ha chiuso i propri profili social, probabilmente stanco dei commenti che lo prendevano di mira.

Dal Vaffa alla punizione di Udine

Nelle ultime settimane il calciatore albanese è stato al centro del dibattito soprattutto a causa di ciò che è successo in Lecce-Parma

Ramadani infatti, al minuto 75 è stato sostituito ma, non prendendola benissimo, ha rivolto dei plateali “Vaffanculo” al tecnico Luca Gotti. La partita, che in quel momento era controllata dai salentini per due a zero, è finita poi due a due in pieno recupero.

Ad acuire il tutto, è stato anche il suo errore durante l'ultima partita con l'Udinese da cui nasce l'uno a zero di Zemura, con una perla imparabile che sblocca una partita che sembrava destinata allo zero a zero.

Cosa succede?

Insomma, siamo abituati a vedere un Ramadani sempre connesso con il pubblico, soprattutto allo stadio. Sempre pronto ad incitare nei momenti chiave del match ed a fine partita a fare il suo consueto giro di campo applaudendo ai presenti.

Il giocatore è comunque essenziale nell'economia della squadra, sempre pronto a lottare su ogni pallone, sempre presente, uno dei numeri uno nei recuperi e leader in campo per i compagni.

Purtroppo però, è risaputo che quando le cose non vanno benissimo, ci si scatena sui social con commenti che, con tutta probabilità, gli stessi calciatori leggono. Qualche commento mal digerito da parte di Ramadani quindi, unito all'attuale crisi di risultati della squadra giallorossa, ha portato a questa decisione.

Un rapporto rotto con la piazza? Si spera di no, soprattutto se dovessero arrivare i risultati sperati.

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