L'influencer Mazzone: "L'ultima volta che sono stato a Gallipoli sono rimasto inorridito"
Il 43enne, originario di Ruvo di Puglia ma milanese d'adozione, è un operatore turistico con la sua pagina Milano Segreta
Il Corriere della Sera ha intervistato Angelo Mazzone, un operatore turistico di 43 anni di Ruvo di Puglia ma milanese ormai da tempo. Mazzone si è fatto conoscere anche per frasi del tipo “Il turismo a Napoli fa schifo”, scritte sui propri social che poi hanno girato l'Italia sul web sollevando critiche ed indignazione.
La posizione di Angelo Mazzone, fondatore di Milano Segreta, è semplice: tutto in Italia fa schifo e lo fa sapere in una intervista sul Corriere di cui vi riportiamo una parte:
Qual è la situazione del turismo in Italia?
A Napoli, come nelle altre città italiane, le vie più famose sono prese d’assalto. Abbiamo davanti un patrimonio inestimabile, ma tutto è ridotto al folklore e a un forte attaccamento verso la tradizione culinaria, con strade piene di friggitorie o in generale di locali dove si possono gustare prodotti tipici. Che spesso non sono nemmeno a norma, a Napoli come a Bari. Ma, in ogni caso, il turista preferisce questo, piuttosto che visitare un museo.
E nelle altre città pugliesi?
Questa fotografia comprende anche tutta la Puglia. Pochi giorni fa operatori turistici di tutto il mondo si sono incontrati in Puglia. Cosa hanno fatto? Una grande tavolata a Polignano a Mare. E in questa regione a questo si somma un discorso più ampio, che riguarda anche il turismo balneare.
Faccia un esempio.
L’ultima volta che sono stato a Gallipoli sono rimasto inorridito dalla quantità di gente che c’era in spiaggia. Anni fa, quando lì mi portavano i miei, non era questa la situazione. Adesso, invece, anche attraverso il contributo di social e contenuti che diventano virali, ci riversiamo tutti negli stessi posti, a fare le stesse cose e a mangiare le stesse cose. Nonostante il mare non sia paragonabile a quello pugliese, per me è innegabile un’organizzazione maggiore degli stabilimenti balneari nella zona dell’Emilia Romagna. In Puglia, nonostante i prezzi crescano sempre di più, non c’è la stessa offerta, anche in termini di accessibilità per persone con disabilità.