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Ad un certo punto della sua carriera sembrava davvero che potesse svoltare, per diventare un giocatore pronto per il grande salto verso club italiani di fascia medio alta e magari anche per la Nazionale azzurra.

Eppure, poi, Filippo Falco ha compiuto scelte diverse, che lo hanno allontanato dal grande calcio e non gli hanno permesso di vivere pienamente il suo talento.

L'addio al Lecce 

Dopo essere andato via da Lecce, a gennaio del 2021 con Corini in panchina ed il club giallorosso in Serie B, Falco non ha più trovato la continuità di rendimento grazie alla quale aveva attirato su di sé gli occhi di parecchi estimatori.

È andato alla Stella Rossa, ha giocato in Europa League venendo eliminato dal Milan di Pioli e con i serbi ha vinto campionato e coppa Nazionale. Poi, non totalmente soddisfatto di quella esperienza, ha deciso di ritornare in Italia, al Cagliari, alla corte di Fabio Liverani. 

L’avventura con i sardi, però, non è stata positiva per diversi motivi, tra i quali anche l’esonero dell’ex tecnico giallorosso e l’arrivo di Claudio Ranieri. Questo, infatti, insieme ai diversi problemi fisici che lo hanno tormentato in gran parte della sua carriera, non gli ha permesso di rendere al meglio e dimostrare il suo valore. 

Pippo Falco

L'ultimo periodo 

Dopo esser tornato alla Stella Rossa, aver salutato il club di Belgrado passando un breve periodo da svincolato in cui si è allenato con il Taranto di Eziolino Caputano, Falco ha firmato per il Cluj, club rumeno di prima fascia. Anche in Romania, però, le cose non sono andate bene ed adesso Falco è svincolato, alla ricerca di una squadra che punti ancora sulle sue qualità.

Il classe ’92 ha ancora qualche anno per provare a terminare la sua carriera nel migliore dei modi, magari tornando in Italia e trovando un club che decida di investire sul suo talento e sul suo sinistro vellutato. 

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