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Ancora una volta Sanremo si è tinto di salentinità. Negli scorsi giorni è stata appresa la notizia di Luca Sabetta, sous chef del ristorante Anima&Cuore di Galatina, impegnato nel preparare il menù per la kermesse canora del 75° festival della canzone italiana. 

Lecce e Bari assieme a Sanremo

Durante la serata cover, andata in onda venerdì, una delle ospiti della serata è stata Alessandra Amoroso. La cantante salentina ha partecipato assieme a Serena Brancale e assieme hanno cantato “If ain't got you”, successo internazionale di Alicia Kiss. La loro performance, però, non è stata considerata tra le top10 della serata, ma è stata l'occasione per seppellire l'ascia di guerra, almeno per una serata, tra Lecce e Bari. Nella serata di ieri, invece, un piccolo pezzo di Salento ha fatto ballare il teatro Ariston.

Una delle canzoni più gettonate dell'intero festival è proprio la sigla di apertura, “Tutta l'Italia” di Gabry Ponte. La canzone ha aperto anche la serata finale di ieri ma, assieme al DJ, c'erano anche tre salentini doc.

Tre musicisti salentini protagonisti a Sanremo

Tra i protagonisti del Jingle iniziale di ieri c'era: Gioele Nuzzo, tamburellista di Torrepaduli e membro anche della Notte della Taranta; Marco Preite, anch'egli tamburellista di Torrepaduli. Ultimo, ma non per importanza, c'era anche Donato Vizzino,fisarmonicista di Casarano. 

 

Ancora una volta il Salento è divenuto protagonista in uno scenario nazionale, e questa volta è stata premiata la musica popolare salentina. Anche Shablo, producer e concorrente dell'edizione di Sanremo, ha dichiarato come la Notte della Taranta, di cui è maestro concertatore, è stata un'ottima scuola per aprirsi anche ad altre culture.

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