Nardò basket: umiliante sconfitta per mano del Cento

Nessuna reazione dei neretini ad un inizio di partita frustrante
Più che una sconfitta, è stata una umiliazione.
Una partita importante per conquistare il fattore campo nei play out viene approcciata nel peggiore dei modi, con Cento che mette in cassaforte la vittoria già a metà partita (situazione che nel basket professionistico è rara).
Ma la cosa che più stupisce è che Nardò non abbia accennato ad una reazione, né di carattere, né d’orgoglio: si è lasciato prendere il largo all’avversaria con passività ed indolenza.
Il primo quarto, invece, avrebbe suggerito un cambio di atteggiamento e di tattica, quantomeno in difesa. Invece niente.
Abbiamo assistito solo ad un triste epilogo, con giocatori più impegnati a litigare fra loro o con il pubblico, che a giocare a Basket.
E questo è inaccettabile nel mondo professionistico.
Dal punto di vista tecnico, la difesa è stata messa male in campo e ci si è intestarditi col marcare l’uomo da metà campo: niente tentativi di zona per arginare i lunghi tiratori di Cento; nessun pressing per cercare il recupero quando ancora era possibile.
La partita è stata persa in difesa, con Cento che sistematicamente saltava l’uomo uno contro uno o tirava liberamente da tre con i suoi lunghi.

L’attacco è stato improduttivo, con passaggi lenti e prevedibili.
Gli schemi sono assolutamente da rivedere, perché un gioco ripetitivo che porta il tiro da tre al play titolare (che è tutt’altro che un tiratore), non è un gioco produttivo.
Ancora, far finire il gioco con il solito bumping di Jannuzzi spalle a canestro è ormai così inflazionato che il difensore avversario sa già che dovrà fare un passo indietro e lasciarlo cadere o sbagliare da solo.
Insomma, un vero disastro.
Urge rivedere schemi, difesa e, soprattutto, atteggiamento in campo, prima che si debba alzare bandiera bianca. Nardò esce tra i fischi, ma non è il momento di mollare.
Daniela Maria Libetta