D'Aversa: "Volevamo e avremmo meritato i 3 punti". Ranieri: "Lecce, grandissima impressione"
Le dichiarazioni dei due allenatori dopo Lecce-Cagliari, diciannovesima di Serie A
Claudio Ranieri, tecnico del Cagliari, è intervenuto ai microfoni della sala stampa del “Via del Mare” al termine della sfida contro il Lecce. Queste le dichiarazioni dell'allenatore dei rossoblu.
L'analisi della partita
Ho avuto risposte positive, abbiamo preso gol e abbiamo sofferto sulle palle inattive e sulle ripartenze. Nel secondo tempo abbiamo fatto una gran bella partita, i ragazzi si sono impegnati tanto e sono soddisfatto. Stasera c'era la necessità di far capire ad alcuni giocatori dove dovevano posizionarsi quando avevano il pallone. Abbiamo fatto una buona prestazione con l'Empoli e adesso ci siamo ripetuti, il campionato è duro per tutti, ci sarà da lottare e soffrire fino all'ultimo. Siamo gli ultimi arrivati in Serie A ma vogliamo restarci, oggi i tifosi ci hanno fatto sentire tutto il loro calore. La squadra anche nelle difficoltà non molla mai. Petagna? Tra due energumeni come Pongracic e Baschirotto ha dovuto lottare, non era facile, ha fatto molto bene. Gli infortuni? Abbiamo solo alcuni giocatori fermi per influenza, altrimenti avremmo avuto tutti a disposizione.
Sui singoli
Petagna ha fatto un ottimo lavoro contro due grossi difensori, sono stati duelli epici, ogni palla era uno scontro fra colossi. Si è sempre messo a disposizione della squadra, i compagni gli sono andati vicino per il tiro in porta. Falcone ha fatto una grande parata sul tiro di Prati. Oristanio è questo giocatore qui, va a corrente alternata ma è un giocatore importante che vuole arrivare nel mondo del calcio, mi piacciono questi giovani che non mollano e quando non ce la fanno più chiedono il cambio.
Bilancio girone di andata
Si può sempre migliorare, sappiamo che per tutto il campionato saremo in questa situazione, per meritare di più dobbiamo migliorare. Il Lecce mi ha fatto una grandissima impressione, magari sta pagando in questo momento la poca lucidità dell'attaccante principale ma questo nei goleador ci sta, deve continuare a lottare e credere in sé stesso ma queste sono problematiche di D'Aversa.
Roberto D'Aversa, tecnico del Lecce, è intervenuto ai microfoni della sala stampa del “Via del Mare” al termine della sfida contro il Cagliari. Queste le dichiarazioni dell'allenatore dei giallorossi.
L'analisi della partita
Bisogna ragionare in maniera positiva, volevamo completare il girone d'andata con i tre punti, per quanto visto sul campo lo avremmo meritato, ma siamo qui a commentare un pareggio che muove la classifica. Nel primo tempo abbiamo avuto tante occasioni per chiudere la partita, in serie A poi ci sono le qualità degli avversari e puoi anche rischiare di perdere. Abbiamo peccato di precisione su alcune scelte dove potevamo far meglio. Dobbiamo pensare positivo però, 21 punti nel girone d'andata è un bel bottino. I ragazzi erano rammaricati per non aver vinto la partita, ma dobbiamo pensare che stasera abbiamo guadagnato un punto sulla zona rossa. Dobbiamo pensare a noi stessi, sappiamo che la media salvezza quest'anno è più alta. Se siamo qui e non stiamo parlando delle tante assenze vuol dire che stiamo facendo qualcosa di fantastico.
Troppi punti persi da situazione di vantaggio
Siamo in serie A, evidenzierei più gli aspetti positivi, abbiamo recuperato tanti punti quando eravamo sotto. Quando non chiudi la partita ci sta che gli avversari possano portare a casa un risultato con una punizione dalla trequarti. Non mi fa piacere parlare degli aspetti negativi. Questi ragazzi stanno facendo vedere tante cose buone.
Krstovic?
Ha fatto un'ottima prestazione.
L'arbitraggio
A caldo ero nervoso, non ha influito sul risultato finale, sulle valutazioni però ci vorrebbe uniformità. La squadra che giocava in casa stasera sembrava il Cagliari, ma non dobbiamo crearci alibi. Mister Ranieri è stato bravo a evidenziare che il Lecce è una delle squadre che commette più falli nella metà campo avversaria, forse avremmo dovuto sottolineare alcuni aspetti anche noi.