Ora è ufficiale: Beppe Marotta nuovo presidente dell'Inter
Arrivata stamattina la decisione sul nuovo presidente della squadra nerazzurra, sarà l'ex dirigente di Sampdoria e Juve
Si apre un nuovo ciclo in casa Inter, che dopo la cessione ufficiale al fondo Oaktree il 22 maggio, è chiamata a ricostruire un'impalcatura dirigenziale solida per iniziare al meglio un nuovo ciclo.
Un nome noto in una posizione nuova
Per farlo, i nuovi proprietari hanno pescato in casa un profilo che non ha certo bisogno di presentazioni: da questa mattina, infatti, il nuovo presidente dell'Inter è Beppe Marotta.
A dirlo dieci anni fa, negli anni juventini di quest'ultimo, nessuno ci avrebbe creduto, ma ormai i colori nerazzurri sono su Marotta da tempo e anche l'Inter ha preso nel tempo le caratteristiche del dirigente.
La notizia è quasi improvvisa perché solo pochi giorni fa lo stesso Marotta aveva risposto così alla domanda per una futura presidenza ai media in occasione del premio Rosa Camuna 2024:
…sono nato dirigente sin da giovane ed è giusto che mi tenga questa carica. Il ruolo di presidente compete ad altri.
Risulta impressionante, invece, che con questa nomina, il presidente di una delle più grandi squadre italiane torna a essere italiano: era infatti dal 2013, con la fine dell'era Moratti, che l'Inter non aveva un presidente italiano.
La riflessione del presidente del Lecce sulle proprietà straniere
Su questa questione si è espresso anche il presidente e proprietario del Lecce Saverio Sticchi Damiani, che in un post su Instagram riguardo alle tre neopromosse, poneva l'accento sulle proprietà straniere delle stesse.
La riflessione è tutt'altro che sbagliata; in Serie A infatti le proprietà straniere sono sempre di più, con fondi stranieri che acquisiscono le società italiane con grandi idee progettuali.
Oltre al Lecce, le altre società italiane a poter vantare una proprietà tricolore sono: Cagliari, Empoli, Juventus, Lazio, Monza, Napoli, Torino, Udinese e Verona. La metà delle squadre di Serie A la prossima stagione sarà di proprietà straniera.
Se poi si restringe il campo alle prime 10 della scorsa stagione, solo quattro hanno come patron un'azienda o una figura italiana, con l'Atalanta divisa fra la proprietà canadese e la famiglia Percassi.