Quanto guadagnano gli arbitri in Serie A?
I fischietti italiani hanno stipendi medi se paragonati agli altri top campionati europei
Sono spesso al centro delle polemiche e da quando DAZN ha deciso di dedicare uno spazio ai loro errori, con il format Open VAR, le critiche nei loro confronti sono pure aumentate.
Stiamo parlando degli arbitri di Serie A , coloro i quali hanno un ruolo di assoluto rilievo in campo, avendo la possibilità di condizionare le sfide attraverso le loro decisioni.
In questi giorni i tifosi del Lecce hanno assistito ad una conduzione arbitrale quantomeno discutibile, con Massimi che nella sfida contro il Milan ha commesso svariati errori, compromettendo il risultato finale.
Stipendi a confronto
Cronache di Spogliatoio ha indagato sullo stipendio degli arbitri nei top 5 campionati europei. Di base, i direttori di gara, anche nelle leghe maggiori, sono i protagonisti che nel calcio guadagnano di meno.
Va fatta subito una precisazione: il compenso di un arbitro generalmente è dato da un fisso annuale che varia in base all’esperienza ed al numero di partite che arbitra. Grazie a quest’ultimo parametro poi ogni arbitro guadagna dei bonus.
In Serie A un fischietto ottiene mediamente 90 mila euro all’anno, all’incirca quanto in Ligue 1, campionato nel quale un direttore di gara riesce a portare circa 80 mila euro a casa. Nella Liga spagnola, così come in Premier, gli arbitri più utilizzati arrivano a guadagnare anche intorno ai 150 mila euro, cifre molto distanti dalla Bundesliga. In Germania mediamente il compenso di un fischietto si aggira intorno ai 65 mila euro.
Quanto guadagnano a partita?
In Serie A ogni arbitro guadagna circa 4 mila euro a match. Gli arbitri italiani vengono pagati quasi 4 volte di più a partita rispetto ai direttori di gara della Premier Ligue, che prendono “soltanto” l’equivalente di 1300 euro a match. In Bundesliga una gara arbitrata corrisponde, invece, a 5600 euro. I direttori di gara tedeschi sono i più pagati d'Europa per la direzione di una singola sfida.