Tra il
Lecce e
Filippo Falco è ormai rimasto ben poco. Il calciatore ha deciso, come quest’estate, di cambiare aria. Il
prezzo, invece, non è quello che tutti si aspettavano. Al netto di voli
pindarici e
sfregamenti di mani sbandierati da tutti su quello che potesse essere il
valore stratosferico del fantasista tarantino (
8 milioni,
6 milioni e chi più ne ha più ne metta), la realtà dice che ad oggi il
Lecce non ha ricevuto alcuna
offerta formale per il ragazzo.
L’unica
proposta fu quella che il
Crotone avanzò timidamente e non ufficialmente l’estate scorsa:
1,5 milioni ed un ingaggio non da serie A per il
calciatore. Il Lecce e lo stesso
procuratore di Falco non la ritennero
congrua.
Siamo al 30 di dicembre e tutti si domandano: “
Quanto vale realmente Falco e perché non è stato ceduto?”. Per
rispondere con correttezza, bisogna fare i conti con il
Covid-19 che ha prosciugato le casse di tutti i club, sia di A che di B, poi bisogna anche farli con le
capacità di chi è chiamato a fare mercato. Il
Lecce non voleva privarsi di Falco (se non a determinate cifre che avrebbero
accontentato sia il calciatore che la società giallorossa) e probabilmente il ragazzo se non fosse stato "
traviato" da voci di mercato che
non corrispondevano al vero, sarebbe rimasto qui convinto dalla bontà del progetto, così come hanno poi fatto sia
Mancosu che
Tachtsidis.
La
realtà è che il Lecce (in attesa di una chiamata per
Falco e forse anche di una
telefonata da parte del suo procuratore), non solo ha abbassato di tanto le sue pretese ma va avanti
ugualmente, con i gol di
Coda e
Stepinski ed ora anche del gioiellino
Rodriguez.
Non tutto è finito tra il
Lecce e
Filippo Falco, ma a quanto pare la
via è tracciata.